I temporali sono pericolosi anche se sembrano lontani. Inutile aspettare l’ultimo secondo: meglio cercare subito un riparo sicuro.
Ogni anno assistiamo a tragedie causate dal maltempo, in inverno ma anche d’estate. Ma il maltempo non è il solo responsabile: spesso l’uomo ci mette del suo con imprudenza e incoscienza. La montagna è il luogo considerato più a rischio, ma non l’unico. In caso di temporale si corrono grandi rischi anche sulle spiagge.
Soprattutto negli ultimi tempi, però, assistiamo a foto e video in cui, nonostante un cielo minaccioso o addirittura davanti a una tromba d’aria, i bagnanti restano sulla spiaggia magari per scattare una foto. Una cattiva abitudine di chi sottovaluta un grande pericolo.
IL PERICOLO DEI FULMINI
I fulmini sono di gran lunga il fenomeno più pericoloso associato ai temporali, soprattutto per la loro imprevedibilità. Anche se il temporale sembra lontano, il pericolo è imminente: l’acqua di mare è un ottimo conduttore di elettricità e un cumulonembo può dar luogo a fulminazioni anche senza apportare precipitazioni, ma soprattutto alcune scariche possono cadere anche a chilometri di distanza.
Quando si avvicina un temporale è inutile aspettare l’ultimo secondo nella speranza che non colpisca la nostra zona o per fare qualche bella foto: bisogna immediatamente allontanarsi dalla spiaggia. La vostra vita è più importante di un bagno.
IL VADEMECUM
Riteniamo utile diffondere alcuni dei punti del vademecum della Protezione Civile per ridurre il rischio di incidenti. Quando si avvicina un temporale bisogna:
- uscire immediatamente dall’acqua e allontanarsi anche dalla spiaggia;
- restare lontano da punti che sporgono come pali o alberi: non cercare riparo dalla pioggia sotto questi ultimi, specie se d’alto fusto o comunque più elevati della vegetazione circostante
- restare lontano anche dai tralicci dell’alta tensione, attraverso i quali i fulmini rischiano di scaricarsi a terra;
- togliti di dosso oggetti metallici (anelli, collane, orecchini e monili che in genere possono causare bruciature);
- liberati di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni.