L'ondata di gelo continentale arrivata dalla Russia ha portato forti venti di tramontana e neve fino in pianura su Puglia e Basilicata
In foto la neve sulla spiaggia di Porto Cesareo (Le) – autore Elia Baldi
Dopo le due prime settimane miti e spesso soleggiate, l’Inverno è tornato a fare la voce grossa al centro-sud proprio a metà febbraio portando una veloce ma intensa ondata di gelo che ha interessato anche Puglia e Basilicata.
LA DINAMICA
L’ondata di maltempo è stata causata dall’irruzione di una massa d’aria fredda di matrice polare-continentale proveniente dalla Russia che nelle giornate del 13 e 14 Febbraio ha investito l’Italia e in particolare il versante Adriatico. Data la provenienza e le caratteristiche, si è trattata di aria particolarmente fredda nei bassi strati.
In particolare, nella giornata del 13 Febbraio il transito di un minimo depressionario ha portato piogge diffuse e neve in calo fino a quote basse mentre il 14 febbraio i fenomeni sono stati più sporadici e irregolari (legati all’Ases) ma con neve fin su pianure e coste.
GLI ACCUMULI
Le zone dove si sono verificate le nevicate più significative sono state Potentino settentrionale e Monti Dauni con accumuli a doppia cifra. Discreti accumuli anche per Gargano e Alta Murgia.
Alle quote più basse accumuli tra il debole e il moderato si sono registrati soprattutto sull’alto Salento, tra brindisino, tarantino orientale e leccese settentrionale: qui la neve è caduta in maniera importante anche sulla spiaggia ionica. Accumuli deboli in Valle d’Itria mentre leggere imbiancate a quote comunque basse anche sul resto di barese e tarantino.