La nuova settimana ci traghetterà verso una fase gelida per l’Europa con un progressivo stop alle correnti zonali. Possibile ondata di gelo dal 14 Febbraio.

Dominio delle correnti atlantiche fino a metà mese, poi l’inverno potrebbe tornare a fare la voce grossa anche sul Mediterraneo e l’Italia.
In questa prima parte di Febbraio stiamo assistendo al movimento di masse d’aria gelida verso le medio-basse latitudini. A farne i conti sono stati gli Stati Uniti con nevicate da record sulla East coast, ma a breve anche l’Europa centro-settentrionale con Inghilterra e poi Germania, Belgio e Paesi Bassi vedranno freddo e neve.
L’Italia nella prima parte della settimana si troverà ancora sotto correnti zonali basse: significa perturbazione atlantiche con piogge, venti occidentali e calo termico senza freddo intenso.

LA SVOLTA: HP SCANDINAVO E GELO VERSO IL MEDITERRANEO
La vera svolta meteo per le latitudini più basse, e quindi anche per il Mediterraneo, potrebbe arrivare a metà Febbraio.
Grazie anche a una risalita degli indici meteo-climatici (AO e NAO), avremo un aumento delle vorticità in sede canadese con affondo di depressioni in ovest atlantico, rinforzo dell’anticiclone delle Azzorre a ridosso dell’Europa con conseguente stop alle correnti zonali basse.
Contestualmente l’afflusso di aria molto fredda tra Russia e nord Europa favorirà la formazione di un anticiclone termico: sarà il preludio alla genesi di un’alta pressione sulla Scandinavia (SCAND+), fondamentale per la successiva dinamica.

ONDATA DI GELO NEL WEEKEND DI SAN VALENTINO
Si verificherà, con qualche giorno di ritardo, quanto previsto nel precedente editoriale: la formazione dell’anticiclone in Scandinavia (Scand+) e la sua interazione con l’alta pressione delle Azzorre sulla penisola Iberica favorirà una nuova fase invernale per il Mediterraneo.
Nel weekend di San Valentino potremmo quindi assistere all’irruzione di aria gelida dall’est Europa. Si tratterà senza ombra di dubbio di aria “polare continentale”, quindi molto fredda nei bassi strati, conosciuta anche sotto il nome di Buran, che potrebbe portare la neve fino a quote pianeggianti.
Trattandosi di una evoluzione a medio-lungo termine, la previsione è molto incerta. Nei prossimi giorni seguiremo la situazione con nuovi aggiornamenti.