Uno stratwarming di tipo Major è in atto da alcuni giorni e condizionerà i mesi di gennaio e febbraio. Ma le conseguenze sull’inverno italiano sono tutte da verificare.
Negli ultimi giorni un forte riscaldamento sta interessando la stratosfera. In gergo tecnico si chiama stratwarming di tipo Major, un fenomeno che potrebbe avere conseguenze importanti sull’Inverno europeo, ma che non significa automaticamente gelo e neve per l’Italia.
Tuttavia anche quest’anno, nel tentativo di spiegare questo fenomeno e le possibili conseguenze sulla nostra penisola, alcuni giornali e tv stanno facendo molta confusione finendo per fare disinformazione.
COSA SONO GLI STRATWARMING
Gli strat-warming sono dei riscaldamenti repentini della stratosfera: solitamente i più importanti avvengono all’incirca ogni 2 anni. I major-warming (cioè riscaldamenti più repentini e forti) invece avvengono più raramente. Poi abbiamo il final-warming, che avviene solitamente a Marzo di ogni anno sancendo la fine dell’Inverno.
Occorre però sfatare alcuni miti riguardanti gli stratwarming e dei loro effetti in Troposfera e quindi sul tempo atmosferico.
- Lo stratwarming non è assolutamente sinonimo di gelo e neve per l’Italia. Uno stratwarming abbastanza intenso (soprattutto se di tipo major), solo se riesce a raggiungere la troposfera, causa il “collasso” del vortice polare. In base al tipo si stratwarming possiamo incorrere nella bilobazione/trilobazione o meno del vortice polare, oppure a un suo dislocamento.
- Lo stratwarming non ha nulla a che vedere con il global warming, ovvero il riscaldamento del pianeta, né con le concentrazioni di CO2. È un fenomeno naturale spiegato bene in questo approfondimento:
GENNAIO 2021, GELO IN ARRIVO?
Ma arriviamo al dunque. Questo Gennaio sarà veramente freddo e nevoso come lo dipingono giornali e social?
La “salute” del Vortice polare in queste ultime settimane è molto “debilitata”. Stiamo assistendo a più riprese a riscaldamenti in troposfera con un vero e proprio sconquasso del Vortice Polare.
Quello che abbiamo assistito in questi giorni non è merito della stratosfera, ma di dinamiche avvenute in troposfera. Il lobo del vortice polare che ha portato neve al Nord Italia, e che apporterà ulteriori nevicate a inizio anno, è merito dell’onda atlantica.
COSTA STA SUCCEDENDO
Ed arriviamo ora allo stratwarming di tipo Major che in questi giorni sta interessando la stratosfera.
Avendo già un vortice polare troposferico molto debole, l’ulteriore riscaldamento in stratosfera e il suo trasferimento alla quote più basse, apporterà un ulteriore indebolimento del VP troposferico con un proseguo dell’Inverno (Gennaio e Febbraio) molto dinamico.
Le figure bariche si muovono solitamente da ovest verso est, si parla quindi di correnti di tipo zonale. Con l’avvento di questi eventi, assistiamo a un netto rallentamento delle correnti zonali (umide-atlantiche) a favore di quelle anti-zonali, cioè da est verso ovest (gelide-polari).
TENDENZA PER GENNAIO E FEBBRAIO
In una situazione così possiamo essere abbastanza sicuri che il Vortice Polare troposferico non rimarrà nella sua sede e a più riprese scenderà di latitudine. In soldoni escludiamo un proseguo dell’Inverno anticiclonico, che anzi sarà molto dinamico.
I mesi di Gennaio e Febbraio saranno caratterizzati da forti scambi meridiani e diverse irruzioni fredde artiche, che però non possiamo prevedere dove colpiranno. Diverse zone dell’Europa, a più riprese, dovranno fare i conti con ondate di gelo e neve, anche abbastanza intense.
La traiettoria delle future irruzioni fredde, e quindi un eventuale interessamento dell’Itlaia, dipenderà molto da come risponderanno le onde planetarie: quella atlantica (Wave 2) e quella pacifica (Wave 1).