Un fenomeno insolito e molto difficile da documentare, che grazie alla BBC e al cameraman Hugh Miller e Doug Anderson, che si trovavano a Razorback Island (Antartide), è stato ripreso per la prima volta.
Brinicle sono detti anche “stalattiti di ghiaccio” o “ghiaccioli di salamoia”: spiegheremo nel corso dell’articolo perché dette così.
LA STORIA questo fenomeno è stato studiato per la prima volta nel 1960, in seguito nel 1974 è stato elaborato un modello della sua formazione dall’oceanografo statunitense Seelye Martin.
LA SPIEGAZIONE DEL FENOMENO per rendere la spiegazione semplice ci aiuteremo con queste due elementari leggi:
1° legge – Il cambiamento di stato dell’acqua da stato liquido a solido, porta il liquido a perdere le impurità, il ghiaccio perde la sua salinità (infatti i ghiacciai sono fonte di acqua dolce).
2° legge – L’acqua di mare essendo salata è anche più densa rispetto all’acqua dolce, una densità maggiore provoca un livello della temperatura di congelamento più bassa: in pratica se vogliamo congelare l’acqua di mare dobbiamo avere una temperatura di -1.9°C, questo accade in condizioni di salinità normale, più densa è l’acqua più la temperatura di congelamento è più bassa.
Per avere il fenomeno del Brinicle, dobbiamo avere:
- una lastra di ghiaccio in superficie (più questo cappello di ghiaccio resiste più il fenomeno avrà la possibilità di raggiungere il fondo);
- la lastra di ghiaccio man mano che si congela perde soluzione salina 1° legge, quindi l’acqua circostante diventa molto più densa e più pesante e affonda;
- a questo punto vedendo la 2° legge la temperatura di congelamento dell’acqua si è abbassata per cui il flusso che va verso il basso è molto freddo (viene chiamato supercold – superfreddo), vista l’alta densità la T° di congelamento potrebbe raggiungere anche i -8°C o anche più, quindi il flusso di acqua raggiunge temperature negative molto basse.
Si aprono due strade:
- la perdita di salinità può essere uniforme quindi il ghiacciaio cresce in profondità in modo uniforme e lentamente;
- il flusso salino può essere concentrato in un punto, ecco che si crea il famoso “Brinicle” o “Ghiacciolo di salamoia”. Più alta è la differenza di salinità tra il flusso e il mare circostante, più alta è la possibilità che il Brinicle cresca in profondità fino ad arrivare al fondo. E’ importante che nel mare non ci siano correnti marine troppo forti da destabilizzare il “Ghiacciolo” e rendere vana la sua discesa verso il fondo. Sicuramente avrete capito perché viene chiamato “Ghiacciolo di salamoia”…
RICAPITOLIAMO il flusso “super-freddo” è ad alta densità di sale (come in una salamoia); il flusso non congela secondo la 2° legge; il flusso salato e “super-freddo” è concentrato in un punto quindi l’acqua circostante ha una concentrazione di sale molto bassa e anche una temperatura di congelamento molto più alta.
CONCLUSIONE l’acqua intorno al flusso inizia a congelare, inizia a formarsi un tubo con all’interno il liquido gelido e intorno una camera isolante formata dal ghiaccio stesso. Il nostro Brinicle diventa auto-sufficiente (non ha bisogno di ulteriori apporti di soluzione salina dalla lastra di ghiaccio) e inizia a scendere molto velocemente verso il fondale del mare inglobando tutto quello che incontra, arrivato sul fondo (se le condizioni del mare lo permettono, come spiegato prima), il ramo di ghiaccio killer ingloberà tutte le povere creature marine presenti sul fondale.