Analisi
Di 30 Gennaio 2023No Comments

Alla ricerca dell’irruzione fredda che (per ora) non c’è

Il web è in fermento per un presunta irruzione fredda tra il 3 e il 5 febbraio. Una tendenza individuata oltre i 7 giorni e quindi con una elevata incertezza previsionale.

Negli ultimi giorni, meteo appassionati e molti siti/pagine sono in fermento per una presunta irruzione fredda sull’Italia tra il 3 e il 5 febbraio. Una tendenza individuata dai modelli, però, oltre i 7 giorni e quindi con una elevata incertezza previsionale.

Impossibile lanciarsi in una previsione, solo per raccogliere una manciata di like e click in più. La modellistica previsionale, specialmente a lungo termine, è caratterizzata da elevata imprecisione, in particolar modo quando si tratta di irruzioni fredde di questo tipo.

WEEKEND: TANTA INCERTEZZA

Emblematica la mappa che mostra lo spread (la forbice previsionale) del modello ensemble gefs che aggiunge una “perturbazione”, cioè una differenza negativa o positiva, ai dati iniziali. Il modello viene poi elaborato 30 volte per ottenere 30 visioni diverse dello stesso. Perchè? I dati iniziali inseriti in un modello hanno errori o dati mancanti, quindi gli ensemble suppliscono a questa mancanza, introducendo una “correzione”.

La mappa qui sotto per cui mostra lo spread tra le 30 “perturbazioni” del modello gfs per il periodo in questione (4 febbraio). Come potrete notare dai colori caldi (arancio/rosso – spread elevato) la forbice è quasi a fondoscala a 144h. È chiaro, quindi, che lanciare una previsione di gelo e neve con una forbice così è solo un modo per ingannarvi.

Ad oggi è quindi impossibile esprimersi. Si prefigurano ancora 3 strade: l’irruzione potrebbe interessare l’Italia, magari ridimensionata, avere una traiettoria troppo orientale o addirittura essere quasi cancellata.

Daniele Chierico

Daniele Chierico

CEO MeteOne esperto di fisica dell'atmosfera e meteorologia d.chierico@meteone.it