Cronaca
Di 17 Ottobre 2025Ottobre 18th, 2025No Comments

Maltempo, forti piogge su Gargano e Basilicata meridionale: fino a 200mm in 48 ore

Registrati allagamenti, interruzione di alcune strade e piccole frane. Tanta piogge sulle colline materane.

Una frana a Nova Siri – Foto Comune di Nova Siri

Un’intensa ondata di maltempo ha colpito tra il 16 e il 17 ottobre alcune aree di Puglia e soprattutto Basilicata portando piogge persistenti che in alcune aree hanno superato i 200 millimetri di accumulo in meno di 48 ore causando disagi.

L’area maggiormente flagellata è stata la Basilicata meridionale e ionica, il Basso Sinni e le colline materane. Particolarmente colpita la zona compresa tra Rotondella, Tursi e Nova Siri: qui, le precipitazioni hanno toccato e superato la soglia eccezionale dei 200 mm. Accumuli superiori ai 100 mm hanno interessato gran parte del Materano, mettendo a dura prova la tenuta idrogeologica del territorio.

Un’altra area interessata dai fenomeni più intensi è stato il versante meridionale del Gargano, in Puglia, dove a Manfredonia gli accumuli pluviometrici hanno superato i 100 mm, causando anche in questo caso diversi problemi. Altrove in Puglia e Basilicata le precipitazioni sono state più deboli e irregolari, lasciando ampie zone con accumuli modesti.

Danni e disagi

La quantità d’acqua caduta ha causato l’immediata saturazione del terreno e il rapido innalzamento dei torrenti. Si sono registrati allagamenti, seppur localizzati, interruzione di alcune strade (come ad esempio la provinciale che collega Manfredonia a San Giovanni Rotondo, invasa da acqua e fango). Nella bassa Lucania sono stati registrati allagamenti e piccole frane che però non hanno destato grossa preoccupazione.

Stau da Scirocco: il meccanismo che amplifica la pioggia

Tale intensità e persistenza dei fenomeni è stata determinata dall’attivazione dell’Effetto Stau, innescato da venti di Scirocco. Il termine “Stau”, di origine tedesca, in meteorologia indica l’accumulo (o sbarramento) dell’aria umida. Quando le correnti di Scirocco (venti che spirano da Sud-Est, carichi di umidità proveniente dal Mar Ionio) incontrano i rilievi dell’Appennino Lucano o del Gargano sono costrette a sollevarsi. Questo sollevamento forzato (sollevamento orografico) provoca il raffreddamento e la condensazione del vapore acqueo, trasformandolo in nubi e, conseguentemente, in precipitazioni abbondanti e persistenti sui versanti sopravvento.

Emergenza idrica: ha piovuto più a valle che a monte

Nonostante la pioggia caduta, l’analisi degli accumuli pluviometrici evidenzia un paradosso cruciale: la maggior parte delle piogge intense è caduta nelle aree più a valle, ovvero sui versanti ionici, lasciando relativamente asciutte le aree di montagna dove si trovano le sorgenti e gli invasi principali (come le dighe che alimentano gran parte della rete idrica di Basilicata e Puglia).

Le precipitazioni sono state dunque preziose per idratare i terreni e i bacini minori, ma non sufficienti a fornire un apporto significativo agli invasi strategici, che permangono a livelli criticamente bassi a causa della prolungata siccità. Per queste ragioni, sebbene il maltempo abbia portato un atteso sollievo ai campi, non è bastato a risolvere l’emergenza idrica che continua a minacciare le riserve d’acqua potabile e per l’agricoltura in entrambe le regioni.