Aria molto fredda raggiungerà il centro-sud proprio tra il 23 e il 25 dicembre: temperature in netto calo e neve fino a quote basse.

Addio Natale primaverile, benvenuto Natale “invernale”. Dopo anni e anni di feste con anticicloni e clima mite, infatti, il 2024 ci saluterà con una ondata di freddo proprio in concomitanza con le festività di Natale che porterà temperature invernali, piogge ma anche neve a quote relativamente basse su Puglia e Basilicata.
Evoluzione
All’inizio della settimana di Natale, mentre l’anticiclone delle Azzorre si eleverà provvisoriamente in Atlantico fin verso la Gran Bretagna, una vasta saccatura, seguita da aria molto fredda di matrice artico-marittima, investirà l’Europa centro-orientale puntando proprio l’Italia e i Balcani. Si verrà a generare un profondo vortice depressionario (valori attesi fino a 990 hpa) proprio sul medio-basso Adriatico in spostamento verso lo Ionio e poi la Grecia.
Freddo, piogge e neve: un Natale con i fiocchi
Tale dinamica darà vita a un intenso peggioramento del tempo su tutto il centro-sud e in particolare sul medio-basso adriatico a partire dalle prime ore dell’antivigilia (lunedì 23) col passaggio del fronte freddo, seguito da un nuovo fronte perturbato (sera di lunedì) e poi da spiccata instabilità con rovesci irregolari nel giorno della Vigilia (martedì 24) fino al mattino di Natale (mercoledì 25).
Avremo quindi piogge a più riprese e anche nevicate, abbondanti lungo l’appennino lucano e sul subappennino dauno che potrebbero spingersi fino a quote di medio-bassa collina tra Puglia e Basilicata, in particolare sui settori centro-settentrionali. Una quota neve precisa sarà valutabile solo sotto evento perché fortemente suscettibile alla posizione del minimo, alle precipitazioni e alla ventilazione al suolo. Escluse dalla neve coste e pianure.

Il peggioramento sarà inoltre accompagnato da un netto e brusco calo delle temperature nella seconda parte di lunedì 23 dicembre con valori che per almeno giorni risulteranno sotto la media stagionale. Avremo inoltre forti venti prima di libeccio e poi di maestrale/tramontana con raffiche burrascose (70-90 km/h) con rischio di mareggiate sulle coste adriatiche esposte.
Forte instabilità: occhio ai temporali
La combinazione di geopotenziali molto bassi, aria molto fredda in quota (-fino a -32 a 500hpa e -4/-5 a 850hpa) e minimo depressionario profondo, unito a un mare ancora relativamente mite potrebbero creare un mix perfetto per una spiccata instabilità sul medio-basso Adriatico che darebbe vista anche a fenomeni di forte intensità: soprattutto tra lunedì e martedì non sono esclusi forti rovesci di neve tonda (graupel) su coste e pianure e temporali che potrebbero risultare nevosi dove le temperature lo permetteranno.