L’alga tossica negli ultimi anni ha fatto più volte la sua comparsa le spiagge italiane, anche in Puglia e della Basilicata. Chiariamo cos’è e perché bisogna fare attenzione.
COS’È L’ALGA TOSSICA Si tratta di un’alga unicellulare del gruppo delle Dinoflagellate. Le dimensioni sono mediamente comprese tra 30 e 60 micron e sono quindi invisibili all’occhio umano: vive solitamente su alghe pluricellulari e su fondali rocciosi prediligendo acque calme, calde e bene illuminate. L’alga produce tossine (Palitossina simile) e se presente in grandi quantità può essere quindi dannosa per gli umani: gli effetti dell’alga si fanno sentire soprattutto sui soggetti più fragili, come i bambini. Il rischio per chi viene a contatto è di incorrere in riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti.
CONTROLLI Arpa Puglia ha attivo il monitoraggio Ostreopsis per la stagione estiva, allo scopo di verificare, in alcuni tratti costieri destinati alla balneazione, la presenza quali-quantitativa della citata microalga, potenzialmente tossica. Allo scopo, l’Agenzia controlla costantemente da giugno a settembre, con frequenza quindicinale 20 siti, distribuiti sull’intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie.