Le piogge delle ultime settimane hanno portato benefici a tutti i bacini, ma resta il deficit rispetto allo scorso anno

Dopo lo stallo di febbraio, torna a migliorare la situazione negli invasi di Puglia e Basilicata. Grazie alle ultime perturbazioni, infatti, i livelli dei principali invasi delle nostre regioni ha ripreso a salire: stanno sicuramente meglio gli invasi lucani, che già hanno beneficiato di ottimi apporti tra dicembre e gennaio, mentre soffrono ancora quelli della Puglia sottolineare.
La situazione in Basilicata
Al 31 marzo 2025, i principali invasi della Basilicata mostrano segnali di recupero grazie alle recenti precipitazioni. Tuttavia, nonostante i livelli siano in crescita giornaliera, la maggior parte dei grandi bacini presenta ancora un significativo deficit idrico rispetto alla stessa data del 2024. (Dati Acque del Sud)
Invaso | 31/03/2025 (mc) | 31/03/2024 (mc) | Differenza (mc) |
---|---|---|---|
M. Cotugno | 135.200.000 | 199.600.000 | – 64.400.000 |
Pertusillo | 72.536.000 | 96.944.000 | – 24.408.000 |
Camastra | 11.604.354 | 8.790.395 | + 2.813.959 |
Conza | 27.724.016 | 38.205.445 | – 10.481.429 |
S. Giuliano | 27.302.358 | 24.759.908 | + 2.542.450 |
L’invaso più grande della regione, Monte Cotugno, al 31 marzo 2025 registra circa 135 milioni di metri cubi (mc) netti. Sebbene gli ultimi aggiornamenti positivi, il volume attuale è drasticamente inferiore ai 199 milioni di mc presenti l’anno precedente. Anche gli invasi del Pertusillo e di Conza, pur beneficiando di apporti recenti, mostrano un bilancio negativo nel confronto annuale. Il Pertusillo, con 72,5 milioni di mc netti, è sotto di 24,4 milioni rispetto ai 96,9 milioni del 2024. L’invaso di Conza, con 27,7 milioni di mc netti, registra un ammanco di circa 10,5 milioni rispetto ai 38,2 milioni dell’anno precedente.
In controtendenza si collocano gli invasi di San Giuliano e Camastra. San Giuliano, con 27,3 milioni di mc netti, supera il livello del 2024 (24,8 milioni) di circa 2,5 milioni di mc. Ancora più marcato il miglioramento per Camastra: con 11,6 milioni di mc netti supera di oltre 2,8 milioni di mc il volume registrato l’anno scorso (8,8 milioni).
Gli invasi nella Puglia settentrionale
Anche nei principali invasi della Puglia settentrionale la situazione è in miglioramento, tuttavia i volumi invasati rimangono significativamente inferiori rispetto alla stessa data del 2024 e ben lontani dalla massima capacità di stoccaggio. La carenza idrica, accumulata nei mesi scorsi, continua a destare preoccupazione in vista della stagione più calda e secca. (Dati consorzio di Capitanata)
Invaso | 31/03/2025 (mc) | 31/03/2024 (mc) | Differenza (mc) |
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Occhito | 64.081.860 | 147.686.300 | – 83.604.440 |
Marana Capacciotti | 21.757.200 | 36.737.500 | – 14.980.300 |
Capaccio | 1.410.000 | 5.380.000 | – 3.970.000 |
San Pietro | 5.022.000 | 2.900.000 | + 2.122.000 |
L’invaso più grande della Capitanata, quello di Occhito sul Fortore, al 31 marzo 2025 registra circa 64 milioni di metri cubi (mc) d’acqua con un aumento di 6 milioni nell’ultimo weekend di marzo (venerdì 28 il livello era fermo a 58 milioni di metri). Il deficit resta netto se confrontato con i 147,69 milioni di mc presenti il 31 marzo 2024: la differenza è di oltre 83,6 milioni di mc. Anche l’invaso di Marana Capacciotti mostra una situazione deficitaria. Al 31 marzo 2025, la disponibilità idrica è di 21,76 milioni di mc, nettamente inferiore ai 36,74 milioni di mc registrati l’anno precedente nella stessa data.
Particolarmente bassa la riserva idrica nell’invaso di Capaccio sul Celone. Al 31 marzo 2025 si registravano appena 1,41 milioni di mc (livello 138,56 m/slm). Il confronto con il 31 marzo 2024, quando erano presenti 5,38 milioni di mc, mostra una perdita di quasi 4 milioni di mc. In controtendenza rispetto agli altri bacini , l’invaso di San Pietro sull’Osento mostra un miglioramento rispetto all’anno precedente. Al 31 marzo 2025 conteneva 5,02 milioni di mc (livello 446,60 m/slm), circa 2,1 milioni di mc in più rispetto ai 2,90 milioni di mc registrati il 31 marzo 2024.