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Di 22 Settembre 2024No Comments

Equinozio d’autunno, inizia la stagione astronomica: perché quest’anno cade il 22?

Il 22 Settembre, precisamente alle 14.43, cade l’equinozio e inizia ufficialmente l’autunno astronomico

L’autunno a Piana del Lago – foto PaulSaintBull

Il 22 settembre 2024, precisamente alle 14.43, cade l’equinozio d’autunno e inizia ufficialmente la nuova stagione anche dal punto di vista astronomico, dopo che già dal 1 settembre avevamo dato il benvenuto all’autunno meteorologico.

Equinozio: significato e funzionamento

L’alternarsi delle stagioni dipende dall’inclinazione dell’asse terrestre. L’asse di rotazione non è perpendicolare al piano di rivoluzione orbitale intorno al Sole, essendo inclinato mediamente di 23° 27′. Ciò comporta che la luce del Sole non incida mai, in ogni istante, con la stessa angolazione, ma che vari costantemente. Questo fa si che la Terra riceva differenti quantità di radiazione solare in diversi periodi dell’anno.

Il termine Equinozio, in particolare, deriva dal latino e significa “notte uguale”. Nei giorni degli equinozi la durata del giorno è (quasi) uguale a quella della notte, perché i raggi solari incidono perpendicolarmente all’asse terrestre. Sfatiamo poi un altro mito: l’equinozio (così come anche il solstizio) non è un giorno, ma è un istante ben preciso: quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest’ultimo si trova allo zenit dell’equatore.

L’autunno sulla Foresta Umbra – foto di Valerio Rizzi

Equinozio il 22 settembre: la spiegazione

Equinozi e solstizi cadono sempre due volte l’anno, tuttavia quest’anno l’appuntamento sul calendario è un po’ diverso dal solito: 22 settembre invece del 23. Le date, infatti, non sono fisse ma possono cambiare in quanto la durata di un anno siderale: la Terra, in realtà, non impiega 365 giorni precisi per effettuare la sua orbita attorno al Sole, ma 365,256. Per via di questo scarto rispetto ai 365 giorni che compongono il nostro calendario gregoriano, sono stati concepiti gli anni bisestili. Questo però implica che le date di equinozi e solstizi cambino di anno in anno.