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Di 16 Agosto 2024No Comments

Il Mediterraneo “bolle”: temperature superficiali oltre 5 gradi sopra la media

Le lunghe ondate di caldo delle ultime settimane hanno causato un surriscaldamento anche dei mari che bagnano l’Italia.

Le anomalie termiche della superfice marina registrate il 15 agosto

Le intense e perduranti ondate di caldo delle ultime settimane non hanno solo fatto impennare le temperature al suolo, ma hanno anche condizionato l’andamento della temperatura superficiale del mare. Tutto il bacino del Mediterraneo, infatti, risulta molto caldo e registra valori termici diffusamente elevati e nettamente sopra la media.

Una condizione che ha caratterizzato gran parte dell’estate 2024. Non a caso la temperatura media giornaliera della superficie del Mar Mediterraneo ha raggiunto un nuovo record: 28,9° il 15 agosto battendo il precedente record di 28,7 C registrato il 24 luglio 2023.  I dati preliminari si basano sulle informazioni satellitari del servizio marittimo dell’Osservatorio europeo Copernicus.2.

La situazione in Italia e al sud

Non fa eccezione, ovviamente l’Italia, dove anzi si registrano le anomalie più marcate. Prendendo in esame i dati al 15 di agosto, si registrano anomalie anche oltre i 5 gradi rispetto alle medie storiche in particolare sull’alto Adriatico e sul Mar Ligure. In alcune aree si sono toccati i 30°, come ad esempio sul basso Tirreno e sullo Ionio meridionale.

Per quanto riguarda Puglia e Basilicata, si registrano temperature superficiali che vanno mediamente dai 27 ai 29 gradi ma con punte di 30 gradi ad esempio sullo Ionio con anomalie diffuse tra i +2 e i 4 gradi.

Le temperature della superfice marina registrate il 15 agosto

Le conseguenze a medio termine

L’eccessivo surriscaldamento delle acque del Mediterraneo potrebbe avere conseguenze a medio termine proprio sulle condizioni meteorologiche, in particolare durante l’autunno. Tutto il calore accumulato dal‍ mare durante l’estate, infatti, rimarrà presente per lungo tempo, fornendo maggior energia per le perturbazioni in arrivo tra ​settembre e novembre che, con le giuste condizioni, potrebbero risultare più intense e violente.