Accumuli nevosi a partire dai 1200 metri, ma fiocchi sono caduti già dagli 800 metri. Respirano gli invasi

L’inverno è arrivato (in anticipo) su Puglia e soprattutto basilicata. Il giorno di Santa Cecilia, il 22 novembre, è stato infatti segnato dalla prima irruzione fredda dell’anno che ha portato non solo maltempo e un marcato calo termico, ma anche la neve sui rilievi dell’Appennino meridionale.
A causare l’ondata di maltempo è stato un vortice depressionario che si è approfondito sul Tirreno e ha pilotato una massa d’aria fredda in quota di matrice artico-marittima dal nord Europa direttamente nel Mediterraneo passando prima dalla porta del Rodano e poi da quella della Bora.
Accumuli dai 1200 metri, fiocchi a Potenza
In Basilicata i fenomeni nevosi sono iniziati venerdì oltre i 1500 metri, con la quota neve che è progressivamente scesa fino a 800-900 metri. Gli accumuli al suolo si sono registrati a partire dai 1200 metri, divenendo moderati alle quote superiori. Il Monte Sirino ha registrato circa 20 cm a 1500 metri e 40 cm a 2000 metri, mentre sulla Sellata si rilevano 15 cm a 1500 metri e 25 cm a 1700 metri.
Imbiancati anche il Pollino, con circa 10 cm a 1500 metri, e la vetta del Vulture. Anche nel capoluogo, Potenza, i cittadini hanno assistito alla comparsa dei primi fiocchi.
Non Le precipitazioni piovose e, soprattutto, il manto nevoso depositatosi sui rilievi rappresentano una risorsa fondamentale per il territorio. Dopo un lungo periodo di deficit idrico, l’apporto meteo di queste ore permette finalmente alle dighe lucane di recuperare risorse preziose. L’acqua e la futura fusione della neve segnano una prima, importante inversione di tendenza rispetto al calo costante dei livelli degli invasi registrato nell’ultimo periodo.
Fiocchi anche in Puglia
Anche la Puglia è stata interessata da questa ondata di maltempo invernale, seppur con effetti più lievi. Una leggera imbiancata ha coperto le cime più elevate dei Monti Dauni, in particolare il Monte Cornacchia e il Monte Crispignano. Le precipitazioni nevose, sotto forma di fioccate, hanno raggiunto anche i comuni di Faeto, Monteleone e Anzano, regalando paesaggi suggestivi senza creare particolari disagi.


