Ufficialmente denominata C/2022 E, la cometa è stata scoperta dall’astrofilo giapponese Nashimura l’11 agosto 2023.

Il cielo notturno è costellato di meraviglie astronomiche, e tra queste spiccano le comete, misteriosi visitatori celesti che affascinano l’umanità da tempi immemorabili. L’ultima arrivata è la Cometa Nashimura, ufficialmente denominata C/2022 E1 (Nashimura), scoperta dall’astrofilo giapponese Masayuki Nashimura in tempi recentissimi, solo l’11 agosto 2023.
Cometa Nashimura: le caratteristiche
Questa cometa è classificata come una cometa non periodica, il che significa che la sua orbita non la fa tornare regolarmente nelle vicinanze del nostro pianeta. Infatti questa è per noi l’unica occasione per ammirarla: tornerà visibile fra ben 400 anni.
Una delle caratteristiche più interessanti della Cometa Nashimura è la sua luminosità. Quando è stata scoperta, la cometa era ancora relativamente debole, ma si è rapidamente intensificata nel corso dei mesi successivi, diventando un oggetto sempre più visibile nel cielo notturno. Questo aumento di luminosità è stato dovuto all’avvicinamento della cometa al Sole, che ha causato l’evaporazione del ghiaccio e del materiale volatile dalla sua superficie, creando una luminosa “chioma” intorno al nucleo della cometa.
La Cometa Nashimura è stata osservata anche attraverso telescopi, che hanno rivelato dettagli interessanti come la presenza di una coda di polvere e gas che si estende per migliaia di chilometri nello spazio. Questa coda è sempre rivolta lontano dal Sole, a causa della pressione esercitata dalla radiazione solare.
Quando vederla? Il momento migliore tra il 16 e il 17 settembre
La cometa Nishimura la si potrà presumibilmente vedere solo in un cielo perfettamente sereno e terso di mattina prima del sorgere del Sole, in teoria fino al giorno 17 momento in cui sarà al perielio cioè la distanza minima dal Sole. La distanza sarà minore di quella di Mercurio. Dopo di che apparirà per alcuni giorni di sera, “affogata” nelle luci del tramonto.
Sarà possibile vederla facendo il sacrificio di alzarsi presto per andare in collina (o anche in pianura, ma con l’orizzonte libero) con binocolo puntando la costellazione del Leone, che starà sorgendo ed inquadrando una stella brillante ( la y Leo appunto è come la polare). Un poco sopra ci sarà il verde pallino della cometa.
Il momento di suo massimo splendore sarà nella notte tra sabato 16 e domenica 17 settembre 2023. È in quelle ore che il corpo celeste passerà più vicino al Sole, ad “appena” 33 milioni di chilometri di distanza: sarà dunque a circa 125 milioni di chilometri da noi, decisamente troppo lontano per poter procurare qualche danno.