Il sole è la stella madre attorno al quale ruotano tutti i pianeti con i loro satelliti, gli asteroidi e tutti i corpi celesti. La sua massa da sola rappresenta il 99,9% della massa complessiva del nostro sistema.

Cenni scientifici
Il Sole è una stella di dimensioni medio-piccole costituita principalmente da idrogeno (circa il 74% della sua massa, il 92,1% del suo volume) ed elio (circa il 24-25% della massa, il 7,8% del volume), cui si aggiungono altri elementi più pesanti presenti in piccole parti. È classificata come una nana gialla di tipo spettrale G2 V:
- G2 sta ad indicare che la stella ha una temperatura superficiale di 5.777°K (5.504 °C), caratteristica che le conferisce un colore bianco estremamente intenso e cromaticamente freddo, che però spesso può apparire giallognolo, a causa dello scattering dell’atmosfera terrestre, in ragione dell’elevazione dell’astro sull’orizzonte e nondimeno della limpidezza atmosferica.
- la V (5 in numeri romani) indica che il Sole, come la maggior parte delle stelle, è nella sequenza principale, ovvero in una lunga fase di equilibrio stabile in cui l’astro fonde, nel proprio nucleo, l’idrogeno in elio.
In parole povere è l’astro senza di cui la vita sul nostro Pianeta sarebbe impossibile.
Cenni storici
Il Sole (dal Latino Sol) è sempre stato al centro della nostra vita sin dagli albori dell’umanità, molte civiltà fecero del Sole il più importante Dio nel loro Pantheon: per Egizi, Celti, Greci e Romani il sole era luce, era vita, ma è dal rinascimento che la nostra stella iniziò a suscitare l’interesse scientifico:
- grazie all’ottico olandese di sangue tedesco Hans Lepperhey (1570-1619) inventore del canocchiale;
- Galileo (1564-1642) che volle perfezionarlo e fu il primo a condurre le prime osservazioni solari, scoprendo quelle che noi oggi conosciamo come macchie solari;
- Copernico (1473-1543) che smontò definitivamente la teoria geocentrica a favore di quella eliocentrica;
- e infine sempre più scienziati dedicarono la loro vita allo studio minuzioso del Sole tra cui annoveriamo Cartesio, Newton, Maunder, Wolf, Dalton, Herschel e via via fino ai giorni nostri con le osservazioni dettagliate dei satelliti SOHO e SDO della Nasa.
Gli indici
Gli indici più importanti per poter conoscere il sole e i suoi cicli sono:
Macchie solari: sono regioni della superficie solare che si distinguono dal resto della superficie circostante per una temperatura più bassa e un magnetismo più pronunciato. Il loro conteggio in maniera stabile è iniziato nel ‘700 e la scienza moderna è riuscita a conteggiarle (sarebbe corretto dire stimarle) a ritroso fino al ‘500, la tendenza secondo gli esperti è quella verso un aumento del numero di macchie nel tempo (che il ciclo 24 ha incredibilmente smentito). Fortemente connesse alla radiazione solare, la presenza o meno di macchie è oggetto di studio da parte del mondo scientifico in quanto ritenute in parte responsabili dei cambiamenti climatici del nostro Pianet.

Vento solare: flusso di particelle cariche emesso dall’alta atmosfera solare, è generato dalla continua espansione della corona solare nello spazio interplanetario. Composto da elettroni e protoni, questo flusso risulta variabile a seconda della fase del ciclo undecennale del Sole. E’ la causa delle Aurore Boreali sui due Circoli Polari.

Flusso solare: o radiazione solare, è un elemento importante per la sopravvivenza della vita sul nostro Pianeta, esso rappresenta l’energia radiante (più comunemente detta luce) emessa dal Sole nello spazio interplanetario che a sua volta viene generata dai complessi processi di fusione termonucleare che avvengono all’interno del nucleo solare. E’ grazie ad esso che la vita sulla Terra prospera, in quanto ogni essere vivente trae nutrimento dal flusso energetico solare che penetrando nella biosfera terrestre fornisce loro l’energia. Esso inoltre ha un influenza diretta sulla temperatura dell’aria e del terreno del nostro Pianeta e sul processo di evapotraspirazione, e in forma indiretta anche sull’umidità della nostra atmosfera, sui movimenti delle masse d’aria (e quindi anche degli indici terrestri su vasta e piccola scala) e di conseguenza sulle precipitazioni.
