Astronomia
Di 6 Novembre 2023Novembre 7th, 2023No Comments

Lo spettacolo dell’aurora polare: ecco come si forma

L’aurora polare è uno dei fenomeni naturali più affascinanti e misteriosi del nostro pianeta.

L’aurora boreale immortalata in Islanda

Uno spettacolo celeste che incanta coloro che hanno la fortuna di vederlo e anche uno dei fenomeni naturali più affascinanti e misteriosi del nostro pianeta. Parliamo dell’aurora boreale: ma cosa sono esattamente, come si formano e perché in alcuni casi possono essere visti anche a basse latitudini?

LA GENESI DELL’AURORA

L’aurora polare è un fenomeno naturale generato dall’interazione di due elementi: il vento solare e il campo magnetico terrestre. Tutto parte dalla nostra stella, il sole: può capitare, infatti, che alcuni flussi di particelle possano staccarsi dalla corona solare, andando alla deriva: sono questi i famigerati venti solari.

Generalmente un vento solare impiega dai 2-3 ai 9-10 giorni a raggiungere la Terra, ed è potenzialmente molto pericoloso per la vita sul nostro pianeta che, però, ha uno scudo protettivo rappresentato dal campo magnetico, composto da due poli: il polo Nord e il polo Sud magnetici (che non coincidono, però, con quelli geografici).

Quando le particelle del vento solare si scontrano con questo scudo, iniziano a scivolare lungo il bordo esterno della magnetosfera in direzione dei poli dove, essendo la protezione è più debole, permette alle particelle solari di entrare a contatto con l’atmosfera. Le particelle cariche che penetrano la magnetosfera, eccitano gli atomi di gas presenti nella ionosfera che in seguito, diseccitandosi, emettono della luce di varie lunghezze d’onda. Ecco quindi l’aurora.

COLORE E VISIBILITÀ

Il colore dell’aurora dipende principalmente dal tipo di gas che viene sollecitato: l’ossigeno atomico, presente negli strati più alti, è responsabile del colore rosso, mentre l’ossigeno molecolare, presente più in basso, del colore verde che vediamo più facilmente. L’azoto genera un colore che va dal blu al violaceo, ma è decisamente più raro.

La visibilità dell’aurora boreale varia in base a diversi fattori, come l’intensità del vento solare, la forza del campo magnetico ma anche la limpidezza del cielo. Si può ammirare più facilmente nei periodi che vanno tra settembre e ottobre e tra febbraio e marzo, quando l’orientazione della Terra nei confronti del Sole massimizza la probabilità di interazione del vento solare con la nostra magnetosfera.

Proprio per il meccanismo descritto sopra, l’aurora boreale si può ammirare soprattutto in prossimità dei poli, e quindi a latitudini molto elevate. Ma può succedere che, grazie a venti solari particolarmente intensi, si renda visibile anche a latitudini più basse e anche in Italia. È quello che è successo ad esempio nella notte tra il 17 e il 18 novembre 1848, quando il fenomeno fu talmente intenso ed esteso da essere visibile anche dall’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, a Napoli.