Charles Messier è stato un astronomo francese: è famoso per aver compilato un catalogo di ben 110 corpi celesti che porta il suo nome.
Quando guardiamo il cielo ad occhio nudo, dobbiamo pensare che in questo modo gli antichi astronomi hanno fatto tantissime scoperte. La curiosità e, soprattutto, la necessità erano i motivi che spingevano gli scienziati a studiare e a carpire i misteri della volta celeste.
Sicuramente il loro interesse era molto più forte rispetto al nostro, poichè al giorno d’oggi guardare il cielo senza utilizzare strumenti non ha una vera e propria utilità pratica: ormai disponiamo di calendari, orologi, computer e smartphone che ci danno risposte immediate a domande che, nell’antichità, non avevano responsi così scontati.
Quando Galileo Galilei per la prima volta nella storia puntò un cannocchiale verso il cielo, si aprì davanti a lui un nuovo mondo fantastico, in cui si moltiplicavano le stelle, comparivano i crateri sulla superficie lunare e i quattro satelliti principali di Giove.
Negli anni, gli studi e la ricerca hanno portato alla costruzione di strumenti ottici molto più potenti del monocolo di Galileo e, così, piccoli puntini e impercettibili bagliori nel cielo iniziarono a rivelarsi per quello che erano (e sono) veramente: sistemi stellari multipli, nebulose, galassi, ammassi stellari.A questo punto nacque la necessità di catalogare questi oggetti “esotici” in elenchi che riportassero la precisa posizione degli astri nel cielo.
La cometa di Halley
Nel settecento, la ricerca è lo studio delle comete era una disciplina che suscitava molto interesse. L’astronomo Edmund Halley, infatti, con i suoi laboriosi calcoli e le sue attente osservazioni, suppose che la spettacolare cometa del 1682 in realtà era la stessa già osservata 76 anni prima e anni addietro, così previde il ritorno dell’astro chiomato per il 1758. Purtroppo egli non abbe modo di constatare l’esattezza dei suoi calcoli poichè morì prima, ma quando la cometa si presentò puntuale all’appuntamento, gli scienziati dell’epoca non poterono che chiamarla con il nome cometa di Halley.Questa vicenda fece aumentare l’attenzione degli astronomi per questo settore. Il tale francese Charles Messier era uno di questi.
Messier: il cacciatore di comete
Charles Messier osservava il cielo con i suoi telescopi da Parigi. Quando scoprì la sua prima cometa e iniziò a seguire il suo moto nel cielo, si accorse che l’astro chiomato transitava vicino ad una nebulosità che, all’inizio, scambiò per un’altra cometa ma, in seguito, individuò come nebulosa e venne indicata come la numero 1 nel suo catalogo.
Da questa esperienza, capì che sarebbe stato utile stilare un elenco di queste oggetti fissi che in un primo momento potevano essere scambiati per comete senza coda perchè ancora troppo lontani dal perielio, ma in realtà non lo erano, indicando per ognuno un numero e le coordinate celesti.
Il primo catalogo Messier conteneva 43 oggetti celesti, ma successivamente venne aggiornato più volte fino ad arrivare agli adierni 110, raggruppati in questa foto.
Mostriamo alcuni degli oggetti più noti del catalogo Messier:
- M1 detto anche NEBULOSA GRANCHIO è il residuo di una supernova, ovvero ciò che resta di una stella molto grande che, quando finisce di bruciare tutti i suoi gas, viene compressa dalla forza gravitazionale, collassando verso il centro. Questa compressione la porta nuovamente a surriscaldarsi e ad accumulare energia, scatenando una serie di reazioni nucleari incontrollate, fino a quando l’energia da liberare risulta talmente tanta da far esplodere la stella, che emette una fortissima luminosità e moltissimo materiale a velocità elevatissime. Nel suo centro si trova una pulsar, ovvero una stella di neutroni che ruota su se stessa ad alta velocità.
- M13 detto anche GRANDE AMMASSO GLOBULARE DI ERCOLE è un insieme di tantissime stelle (si parla di oltre un milione) che orbita come un satellite intorno al centro della nostra galassia. Gli astri che lo compongono sono molto “vecchi” e tenuti insieme da una forte gravità, dando un aspetto sferico all’ammasso, da cui il termine globulare. In cieli molto bui si intravede ad occhio nudo nella costellazione di Ercole come una debole nebulosa ma basta un binocolo per iniziare a vedere alcune delle stelle che ne fanno parte.
- M27 detta anche NEBULOSA MANUBRIO è una nubulosa planetaria, ovvero il resto di una stella di medie dimensioni come il nostro Sole che alla sua “morte” esplode formando un guscio di polveri e gas. Questa bolla successivamente si espande nello spazio dilatandosi sempre di più. Sono oggetti molto belli perchè colorati e quasi sferici, tanto che i primi astronomi che li osservarono pensarono avessero a che far con dei pianeti, da qui il termine planetaria; anche se con essi non hanno niente a che fare, è rimasto lo stesso il nome.
- M31 più noto come GALASSIA DI ANDROMEDA è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea e dalla Terra si osserva nella costellazione di Andromeda, da cui prende il nome. Si trova circa a 2,5 milioni di anni luce da noi ed è una galassia a spirale come la nostra. In cieli bui si vede anche ad occhio nudo.
- M42 più nota come NEBULOSA DI ORIONE è una nebulosa diffusa molto brillante nella costellazione di Orione, da cui prende il nome. Si trova a 1350 anni luce dalla Terra ed è un oggetto molto studiato dagli astronomi perchè al suo interno sono in atto processi di formazione stellare, potremmo dire una specie di nursery delle stelle. In cieli bui si osserva ad occhio nudo nei pressi dell’asterismo della Cintura di Orione.
- M45 più noto come AMASSO APERTO DELLE PLEIADI è un ammasso stellare aperto formato da poche centinaia di stelle giovani nate dalla stessa nube di gas. E’ visibile nella costellazione del Toro: ad occhio nudo e in cieli urbani si contano cinque o sei stelle ma, in cieli migliori, se ne osservano anche dodici. Basta un semplice binocolo per vedere anche alcune delle altre stelle che fanno parte dell’ammasso. Nelle foto astronomiche compaiono delle nebulosità azzurre intorno alle stelle principali, come possiamo vedere dall’immagine di seguito riportata.
- M51 più nota come WHIRLPOOL GALAXY o GALASSIA VORTICE in realtà comprende due galassie: la A è la più grande a spirale che interagisce con la B più piccola che è parzialmente coperta da un braccio della spirale. Si osservano (non ad occhio nudo) nella costellazione dei Cani da Caccia e risultano circumpolari nell’emisfero boreale.
- M104 più noto come GALASSIA SOMBRERO dalla sua forma che ricorda il tipico cappello messicano, poichè dalla Terra viene osservata di taglio. Si trova nella costellazione della Vergine anche se la sua osservazione risulta un poco ostica, trovandosi vicina a stelle molto luminose.
Curiosità e appuntamenti: la MARATONA MESSIER
Ogni anno i più appassionati del cielo si riuniscono per partecipare ad una maratona molto particolare, che chiamano maratonaMessier. E’ osservare in una sola notte tutti gli oggetti del catalogo Messier. Questo può avvenire solo in un periodo ben preciso dell’anno, che cade all’incirca tra i mesi di Marzo e Aprile, in cui, nei periodi di novilunio, durante tutta la notte si posso vedere tutte le nebulose, gli ammassi e le galassie del noto catalogo, dal tramonto all’alba.La gara è piena di ostacoli come il freddo, le nuvole e l’umidità ma chi riesce nella sfida porta a casa la soddisfazione di aver osservato alcune delle grandi meraviglie del cielo.