Astronomia
Di 1 Dicembre 2023No Comments

Occultazione di Betelgeuse: il 12 dicembre sarà visibile da Puglia e Basilicata

La stella Betelgeuse verrà “eclissata” da un asteroide: Puglia e Basilicata tra le poche regioni da cui osservare il fenomeno

Foto di Giuseppe Livrieri

Ai tempi di Aristotele il cielo stellato veniva considerato perfetto e immutabile. Eppure, se all’epoca fosse accaduto il fenomeno che sta per avvenire tra pochi giorni, forse i grandi filosofi dell’epoca avrebbero cambiato pensiero. Ma che sta per succedere?

UNA ESPLOSIONE IMMINENTE?

La protagonista di questa vicenda è la celeberrima stella Betelgeuse. Un astro egocentrico, potremmo definirlo, visto che in ogni discussione astronomica che si rispetti è praticamente impossibile non citarla. Di cose da dire su questa stella ce ne sono veramente tante, ma in questo articolo ci soffermeremo su pochi particolari fondamentali per concentrarci sull’evento in questione. Chiamata anche α Orionis, Betelgeuse è la seconda stella più luminosa della costellazione di Orione, rappresentandone la sua spalla destra. E’ un astro inconfondibile dei nostri cieli invernali, in quanto molto luminosa (Betelgeuse è la decima stella più brillante del cielo notturno) e dal caratteristico colore rosso acceso.

Foto di Giuseppe Donatiello

Bene, tra pochi giorni questo astro sparirà dalla vista. Se proferiste questa frase a un astronomo, un astrofilo o anche a una persona che è minimamente informata su ciò che accade nel firmamento, probabilmente notereste una grande espressione di stupore e incredulità. Questo perché Betelgeuse non è una stella qualunque, ma l’astro che viene più tenuto sott’occhio di tutti. La causa risiede nel fatto che la spalla destra di Orione è una stella in fin di vita, prossima a esplodere come supernova. Se questo accadesse, assisteremmo probabilmente all’evento più spettacolare della nostra vita, in quanto Betelgeuse è una stella relativamente vicina al sistema solare (circa 600 a.l.), e la luce della sua esplosione raggiungerà la luminosità della Luna Piena, essendo quindi visibile anche di giorno per più di un anno: è facilmente immaginabile perciò, che associare il nome di questo corpo celeste alla verbo ‘sparire’ faccia ricondurre la mente immediatamente a questo fenomeno. Purtroppo però, non sarà questo il motivo.

UNA OCCULTAZIONE ASTEROIDALE

Il coprotagonista di questa vicenda è un altro corpo celeste nettamente diverso dal precedente: un asteroide. Parliamo di (319) Leona, un pianetino presente nella fascia principale degli asteroidi, tra le orbite di Marte e Giove, distante (attualmente) 274,6 milioni di km dalla Terra, di forma irregolare, quasi ellittica, con un diametro di 80×55 km.

Non abbiamo foto dettagliate di questo asteroide in quanto estremamente piccolo, distante e scuro, ma solo rappresentazioni approssimative della sua forma, ottenute in seguito a osservazioni precedenti. Il 12 dicembre 319 Leona si frapporrà precisamente lungo la linea di vista che collega la Terra a Betelgeuse, nascondendola alla vista per una determinata quantità di tempo, in un fenomeno simile alle eclissi, noto come occultazione.

Foto di Jpsef Durech

Ogni anno abbiamo centinaia di occultazioni, le quali possono essere generate solo dai corpi del nostro sistema solare, come la Luna, pianeti, o gli asteroidi per l’appunto, in quanto gli unici oggetti del firmamento a possedere dei movimenti relativamente veloci. Ad essere occultati possono essere oggetti di tutti i tipi: pianeti, galassie, ammassi, ma prevalentemente stelle. L’evento di martedì 12 sarà speciale, anzi estremamente raro, perché generalmente le occultazioni più frequenti sono quelle generate dalla Luna, e interessano stelle molto poco luminose, con magnitudini elevate. Poiché il nostro satellite (così come tutti i corpi principali del sistema solare) attraversa solo ed esclusivamente le costellazioni zodiacali, vedere occultato un corpo celeste non appartenente a questi dodici segni è già di per sé un evento raro. Gli asteroidi infatti, a differenza di pianeti e satelliti, non giacciono tutti sullo stesso piano dell’eclittica, ma possiedono inclinazioni orbitali elevate, tali da permettere loro di attraversare costellazioni differenti da quelle dello Zodiaco. Per di più, martedì 12, ad essere occultata sarà una stella di prima grandezza (ovvero molto luminosa), anche questo molto poco frequente. La combinazione di questi fattori rende il fenomeno del 12 dicembre un evento ultradecennale, che probabilmente non vedremo mai più nell’arco della nostra vita.

PUGLIA E BASILICATA IN PRIMA FILA

Come se tutto questo non fosse abbastanza speciale, ciò che rende questo evento impareggiabile è il fatto che non sarà visibile da tutti, ma solo da una strettissima fascia larga 1,5 km che attraverserà la Turchia, la Grecia, la Spagna e anche il nostro Paese. In particolare a essere interessato sarà solo il Sud Italia, nel dettaglio Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna.

Foto di Giuseppe Donatiello

Non si hanno ancora verità assolute su cosa vedremo precisamente, né sulla fascia di osservabilità dell’evento. Questo è dovuto alle incertezze generali sulla forma e sulle dimensioni di entrambi gli oggetti. Betelgeuse in particolare è talmente grande da non essere puntiforme, ma possiede una piccola estensione che varia tra i 40 e i 50 mas (milliarcosecondi). Inoltre le supergiganti rosse come lei non possiedono una forma perfettamente sferica, ma una struttura irregolare, simile a una mora, dovuta alla presenza di celle convettive enormi sulla sua fotosfera.

Irregolare è anche la forma di 319 Leona, le quali dimensioni sono ancora molto incerte. Il suo diametro apparente in cielo si aggira intorno ai 46×41 mas, uguale quindi o leggermente inferiore a quello della stella. Potremmo assistere quindi non a una sparizione totale dell’astro, ma a un fenomeno simile a un’eclissi anulare, vedendo soltanto diminuire bruscamente la sua luminosità. In ogni caso l’evento si prevede avrà una durata compresa tra i 5 e i 15 secondi. In Puglia questo avverrà nella notte tra lunedì 11 dicembre e martedì 12, alle ore 2:12:53, a largo di Leuca, per poi spostarsi alle ore 2:13:10 nella provincia di Cosenza, tra il parco del Pollino e della Sila (orari italiani).

Per chi non volesse perdersi l’evento, sul sito di AstroCampania ETS trovate tutte le indicazioni su come partecipare. Gli astrofili che acquisiranno dei video con la loro strumentazione potranno fornire i loro dati alla comunità scientifica per lo studio dei due corpi celesti e l’affinamento delle loro caratteristiche.

Giuseppe Livrieri

Giuseppe Livrieri

Astrofilo, divulgatore, astrofotografo.