Intorno a questo tema, cosi delicato per la fisica quantistica, si creano numerosi luoghi comuni, miti e leggende. A volte su una base di verità si costruisce un mondo fantascientifico. Per cui cercheremo si sfatare alcuni miti e parlare della realtà, che sarà meno appetibile ai molti, ma più scientifica e professionale.

Onde gravitazionali cosa sono?
Partiamo dal principio, cosa sono queste fatidiche onde gravitazionali? Cosa c’entra lo spazio-tempo e la relatività generale di Einstein? Vogliamo introdurvi in questo fantastico mondo con un video del Professor Eugenio Coccia, docente di Astrofisica all’università di Tor Vergata. Per i più curiosi, dedicate un ora del vostro tempo alla visione. Pensate, che un argomento cosi vasto ha bisogno di anni di studio, e voi avete la possibilità di assistere a una lezione che vi riassumerà i concetti fondamentali, in un super concentrato di Fisica. Ne vale la pena! Il professore nel video ha affrontato argomenti come i buchi neri, i viaggi nel tempo e ovviamente le onde gravitazionali.
Per i meno esperti cercherò di riassumere, con semplici esempi, cosa sono le onde gravitazionali e come modificano lo spazio-tempo che ci circonda.
Esempio 1: pensate a un cuscino, di quelli belli gonfi e pieni di piume, decidiamo di gettare su di esso delle sfere di massa differente, osserveremo: alcuni pesi (più massicci) affonderanno nel cuscino; altri invece onduleranno leggermente la superficie; altri ancora (troppo leggeri) scivoleranno su di essa.

Quest’ultimi incontrando l’avvallamento prodotto dalla massa più grande, scivoleranno verso di essa, iniziando a gravitare attorno a essa. Se immaginiamo il nostro cuscino come l’Universo e le sfere come pianeti, satelliti, buchi neri… abbiamo capito come una massa riesce a modificare lo spazio circostante.
Attenzione: la gravità, tra le 4 forze di interazione conosciute, è la più debole, per cui, per avere risultati apprezzabili, abbiamo bisogno di masse molto grandi. Tenendo a mente questo passiamo al secondo esempio…
Esempio 2: pensate a una pietra che viene lanciata in uno stagno, più grande sarà la pietra più grandi saranno i cerchi che si formeranno sulla superficie dell’acqua. Pietre minuscole o granelli di sabbia produrranno onde impercettibili, massi giganti (pensiamo a un meteorite) invece sarebbero in grado di creare Tsunami. Ora se lo stagno è il nostro Universo, le pietre i nostri pianeti e il meteorite un buco nero, le onde gravitazionali saranno i relativi cerchi nell’acqua.

In sintesi le onde gravitazionali sono la risposta a una qualche tipo di forza. La massa, secondo la famosa formula E=mc2 ha un equivalente in Energia, questa Energia sprigionata da vita alle onde gravitazionali, che portano alla deformazione dello spazio-tempo.
Cosa è successo durante l’esperimento del Team LIGO?
Due giganteschi buchi neri (con massa 26 – 36 volte quella del Sole) 1,3 miliardi di anni fa si sono avvicinati cosi tanto, fino a collidere, con la formazione di un gigantesco buco nero. Nella loro collisione, sempre attraverso la famosa formula di Einstein, hanno liberato una tale energia, che ha prodotto uno Tzunami gravitazionale. Le onde gravitazionali sono arrivate fino a noi, osservate e misurate dal Team LIGO.
E’ cambiato qualcosa nella Teoria?
Dal punto di vista teorico e dimostrativo non è cambiato nulla, infatti le onde gravitazionali furono ipotizzate prima da Einstein e poi dimostrate dai Fisici Joseph Taylor e Russell Hulse. Essi osservarono nel 1974 un sistema composto da una pulsar in orbita attorno a una stella di neutroni. Nell’1984 osservarono che la pulsar restringeva la sua orbita a causa del rilascio di Energia sotto forma di onde gravitazionali. Questa dimostrazione valse ai due scienziati il Premio Nobel alla Fisica nel 1993.
Cosa potrà apportare in campo scientifico questa scoperta sperimentale?
La scoperta, come denota la domanda, è sperimentale, quindi andrebbe a confermare ciò che teoricamente e attraverso passate dimostrazioni si era già compreso. Bisogna anche dire che sperimentalmente una sola misurazione non basta e che nei prossimi anni, la ricerca delle onde gravitazionali non finirà. Inoltre anche se fossimo sicuri al 100% dell’esistenza delle onde gravitazionali, questo non ci aiuterebbe nel vero nodo della fisica: “la teoria del tutto”. Cioè quella teoria in grado di unificare la fisica quantistica con la relatività generale. La sola sperimentazione delle onde gravitazionali non ci aiuta in questo snodo cruciale.