I vulcani indonesiani fanno parte della Cintura di Fuoco per cui hanno caratteristiche comuni tra loro, in questo articolo andiamo a vedere quali.
Lahar: le ceneri e il materiale da caduta, misti alle acque di ruscellamento superficiale, si trasformano in vere e proprie colate di fango, denominati Lahars. A causa dello scarso grado di coesione di questi depositi, le acque reflue prendono più facilmente in carico il materiale decantato. Più i pendii del vulcano risultano acclivi, maggiore risulterà la forza di distruzione dei lahr che travolgeranno tutto ciò che incontrano.
Strato-vulcani: solitamente i pendii dei vulcani indonesiani hanno pendenze molto elevate trattandosi di strato-vulcani, ovvero vulcani che eruttano in alternanza depositi piroclastici, ceneri e lava. Quando eruttano lava, essendo questa molto densa, tende a percorrere brevi distanze e lì dove si ferma solidifica aumentando in altezza, colata dopo colata, il volume della montagna.
Vulcani di tipo esplosivo: un’altra particolarità è che i vulcani della Cintura di Fuoco sono di tipo stromboliano o esplosivo. Ovvero le loro eruzioni comportano fuoriuscita di materiale solido sia di piccole dimensioni (cenere e lapilli) ma anche di grosse dimensioni (scorie, bombe e blocchi) oltre i 6-10 cm che vengono espulsi anche a diverse centinaia di metri di distanza dal cratere. A volte il materiale espulso è così denso e pesante che viene trasportato direttamente attraverso i pendii della montagna sotto forma di colate piroclastiche o nubi ardenti nelle quali si raggiungono valori di temperatura molto elevati.