Le faglie sono le prime responsabili del verificarsi di un terremoto: cerchiamo di capire cosa sono, come funzionano e come vanno riconosciute.
Le faglie rappresentato per definizione delle discontinuità meccaniche presenti nel sottosuolo lungo le quali si evince un movimento apprezzabile relativo tra due blocchi rocciosi. Pertanto se ci dovessimo ritrovare nelle campagne durante una passeggiata, la faglia ci apparirebbe come una frattura che taglia di netto lungo una direzione la parete rocciosa che stiamo osservando. Se parliamo di grandi faglie potremo riscontrare in corrispondenza della linea di frattura anche la presenza di uno spazio più o meno largo tra i due blocchi rocciosi; in altri casi, quando si parla di piccole faglie o semplici fratture, i due blocchi saranno semplicemente a contatto tra di loro.
Quanti tipi di faglie conosciamo?
Generalmente le faglie vengono classificate in 3 grandi categorie: faglie dirette o normali, faglie inverse e faglie trascorrenti.
- Nelle faglie dirette, come vedete nell’immagine sotto in figura a, il cosiddetto “tetto” tende a scorrere più in basso rispetto al blocco roccioso denominato “muro”. Pertanto i due blocchi presentano una direzione di movimento opposto, ma nel complesso di carattere distensivo (vedi frecce rosse).
- Nelle faglie inverse, in figura b, accade che è il “muro” a ribassarsi rispetto al “tetto” costruendo nel complesso un movimento opposto ma di carattere compressivo (vedi frecce rosse).
- Nelle faglie trascorrenti, come vediamo in figura c, il movimento in senso opposto tra i due blocchi non avviene più lungo la verticale ma avviene longitudinalmente.
Dovete sapere che in geologia vi è un’importantissima prerogativa alla base di tutto: bisogna sempre conoscere le direzioni sulla bussola della maggior parte degli elementi geologici oggetto di studio.
A tale prerogativa ovviamente non potevano sfuggire le faglie. Esse presentano diversi elementi (rake, strike, dip, plunge che verranno approfonditi in altri articoli) e ad ognuno di essi deve essere sempre associata una dicitura che ci indica la loro direzione sui punti cardinali. Il sismologo o il geologo, sia attraverso una spedizione sul posto e sia attraverso l’utilizzo di software e di sismogrammi, ha il compito di ricavare, elaborare e studiare assieme tutti questi parametri, per poter giungere all’elaborazione di un modello. Questo modello detto Meccanismo focale, è rappresentato dalle cosiddette “beach ball”, cioè sfere dalle quali è possibile ricavare l’orientazione nello spazio e il tipo di faglia che interessa una determinata area.