Geologia
Di 14 Dicembre 2019Gennaio 2nd, 2021No Comments

Terremoti in Puglia: analisi dei fenomeni sismici sulle Murge

Nel 2018 l’area murgiana è stata interessata da una serie di terremoti abbastanza inusuali. Scopriamo le cause e se la Murgia può essere definitiva “zona sismica”

Fossa Bradanica Pesaggio
Il Paesaggio della Fossa Bradanica

Per comprendere la causa dei fenomeni sismici sulle murge bisogna analizzare le dinamiche (attive ancora oggi) che hanno portato alla formazione degli Appennini.

Secondo le ipotesi ad oggi più accreditate nell’Oligocene (34-23 milioni di anni fa) la placca di Adria (l’attuale Mare Adriatico) era costituita da un bacino di mare poco profondo che ospitava una serie di piccole isole calcaree, paragonabili a quelle dell’attuale Dalmazia, la più orientale di esse era la Piattaforma Apula, emersa già nel Cretaceo superiore.

terremoti Placca Adriatica
Sistema di faglie e placche nel Mediterraneo

A ovest di essa vi era uno stretto corridoio marino più profondo, il Bacino Lagonegrese-molisano. A partire dal Miocene (circa 20 milioni di anni fa) nel Mediterraneo Occidentale si sono attivate delle dorsali che hanno portato alla separazione della Sardegna e della Corsica (blocco sardo-corso) dal continente, con la conseguente formazione del Mar di Sardegna e alla formazione del Mar Tirreno.

Al giorno d’oggi l’orogenesi ha ormai interessato anche il Bacino Lagonegrese-Molisano, del quale si rivengono soltanto dei sedimenti argillosi di mare profondo. Esso è andato a ricoprire la parte più occidentale della Piattaforma Apula, che è andata così a costituire l’area di avanfossa (area ad elevata subsidenza parallela al fronte lungo il quale “avanza” la catena montuosa) dell’Appennino meridionale.

L’area più orientale della piattaforma carbonatica va a costituire l’area di avanpaese (area non ancora interessata dell’orogenesi). Questa zona è comunque soggetta a tensioni dovute alle spinta in direzione W-E dell’Appennino che generano una serie di fratture (faglie) nel calcare causando il sollevamento di alcune aree (horst) e l’abbassamento di altre (graben).

Avanfossa terremoti
Migrazione dell’avanfossa – Fossa Bradanica

Durante il Pliocene (5-2 milioni di anni fa), il mare tornò a ricoprire parte della Piattaforma Apula, in particolare l’area più occidentale, che costituisce l’attuale Fossa Bradanica (avanfossa). Qui in questo periodo si depositarono i sedimenti di origine continentale che si rinvengono attualmente, formati dallo smantellamento da parte degli atmosferici della neonata catena appenninica e trasportati dai corsi d’acqua. In seguito quando questi territori sono emersi i fiumi che li hanno percorsi (in particolare il Bradano e il Basento) hanno formato le attuali valli.

Fossa Bradanica Terremoti
Fossa Bradanica e Avampaese Apulo

I sismi presi in considerazione (sciame sismico murge del 2018) interessano una zona non lontana dall’area di avanfossa (che quindi probabilmente risente maggiormente delle tensioni causate dalla vicina orogenesi) e hanno un ipocentro posto al di sotto della piattaforma carbonatica, la cui profondità è intorno ai 3-4 km (anche se nelle aree più occidentali, quando è al di sotto dei sovrascorrimenti raggiunge profondità maggiori). Perciò essi interessano probabilmente strati più antichi, che però sono soggetti a tensioni simili a quelli sovrastanti. Non avendo dati accurati si può comunque supporre l’attivazione di una faglia intorno ai 10 km di profondità nell’area interessata dai terremoti, ma nulla che contraddice le attuali ipotesi sulla geologia dell’Italia meridionale.