I fenomeni violenti legati ai temporali vengono spesso confusi: facciamo chiarezza sulla terminologia e sulla loro classificazione
Durante i peggioramenti temporaleschi, nel nostro Paese si fa spesso grande confusione sui fenomeni atmosferici. Il più grande errore in cui cadono non solo i semplici cittadini, ma anche i media, riguarda il vento: appena si scatenano delle raffiche violente si grida subito alla “tromba d’aria”.
Ma quasi sempre non è così. Chiariamo subito la terminologia: tornado e tromba d’aria sono sinonimi. Quindi la tromba d’aria (il termine più abusato) presuppone la presenza di un imbuto o del vortice. Molto spesso si tratta invece di raffiche di downburst, anche molto violente, ma lineari in cui non esiste nessun vortice che tocca il suolo.
Tornado o tromba d’aria
Il tornado è un fenomeno atmosferico legato a una cella temporalesca: il suo moto è vorticoso, ed è facilmente distinguibile da qualsiasi altro tipo di vento per la sua esclusiva forma a imbuto. Può assumere varie forme, da un imbuto molto stretto, a un diametro anche di 2km.
I Tornado in base alla forza del vento vengono classificati in una scala EF (Enhanced Fujita), che va da 0 a 5, con venti da 100Km/h a oltre i 300km/h. I tornado possono essere di due tipi:
- Mesociclonico: i Tornado più violenti sono legati a una struttura del Temporale che ruota, detta Mesociclone (foto sopra modellino di Supercella con Mesociclone, esempio reale sotto). Il Mesociclone a sua volta è la struttura ruotante di una Supercella temporalesca.
- Landspout: sono i Tornado che non si sviluppano da una struttura Mesociclonica, ma normalmente dalla base della cella temporalesca o da un cumulo congesto (vedasi foto sotto). Non sono violentissimi come i primi, ma neanche da sottovalutare, perchè possono raggiungere la scala EF2 (cioè venti fino a 200km/H).
TROMBA MARINA
La tromba marina è un fenomeno del tutto simile al tornado di tipo landspout, ma si sviluppa su una superficie di acqua. Toccando terra (“landfall”) la Tromba Marina si trasforma in Tornado Landspout. Gli americani ultimamente però hanno ulteriormente distinto dei tipi di Trombe Marine:
- fair weather waterspouts: di solito sono vortici molto sottili e generalmente innocui, e raggiungono massimo raffiche di vento a 80/100km/h.
- tornadic waterspouts: si creano similmente ai Tornado Mesocicloni e possono essere molto pericolosi per le imbarcazioni, se toccano terra sono dei veri e propri Tornado.
Il downburst
Il termine “Burst” sta per scoppio improvviso, Down che significa giù. Letteralmente potremmo tradurlo come uno scoppio che viene giù da un temporale.
Qualsiasi tipo di cella temporalesca (temporale), ha venti caldi che si dirigono verso di essa (inflow) risalendo al suo interno (sotto il nome di Updraft), e venti freddi che lo discendono (Downdraft), venendo espulsi verso l’esterno (outflow). Il Gust front (citato nella foto sotto), indica quando l’aria fredda, che discende nei temporali (outflow) tocca terra, si apre a ventaglio ma si dirige in preferenza nella direzione di spostamento del temporale stesso creando un fronte di avanzamento che lo separa dalle correnti di aspirazioni (inflow) appunto definito Gust front.
Nelle celle temporalesche più intense, al Gust front, si aggiungo violente raffiche di Downburst, queste raffiche molte volte vengono erroneamente scambiate per Tornado. Ma come potete vedere bene dalla foto NON CI SONO IMBUTI, NE’ L’ARIA SI INVORTICA. L’aria fredda che discende attraverso dei “canali” all’interno dell cella temporalesca, impattando con il suolo può raggiungere e superare anche i 150-270km/h.
Il Downburst poi si divide in:
- Micro-bust: avviene in celle temporalesche singole e ben definite, ed il più pericoloso, perchè può raggiungere anche i 270km/h, anche se in zone più limitate (massimo 4km).
- Macro-burst: avviene in temporali a multi-cella, e diversamente dal micro-burst può raggiungere i 150km/h, ma interessare una zona molto più vasta (oltre i 4km), abbattendo anche vaste zone forestali.
Altri fenomeni vorticosi
IL FUNNEL quando il cono del Tornado non tocca terra viene classificato come Funnel (cioè esiste solamente la nube a imbuto ruotante, ma non viene visualizzato nessun effetto al suolo).
GUSTNADO sono fenomeni più rari: si tratta di vortici che si vengono a formare al suolo durante un temporale, e vengono chiamati gustnado. I gustnado si sviluppano generalmente nella parte avanzante della cella temporalesca, sono generalmente deboli, e possono essere riconosciuti dalla “nuvola” di polvere a contatto con il terreno.
DUST DEVIL (diavolo di sabbi) si sviluppano in luoghi molto asciutti e caldi, tipo il deserto, ma anche in zone arate o sulle spiagge in estate. Durano pochi minuti e i venti non sono generalmente molto intensi, ma riescono a sollevare ingenti quantità di polvere e sabbia.
La sua formazione è causata da un eccessivo surriscaldamento della superficie di un suolo secco e caldo che, in presenza di una leggera depressione sovrastante, genera un mulinello di aria che può crescere in dimensioni e in potenza.