La prima parte della nuova stagione potrebbe inaugurare un cambio di registro sul comparto euro-atlantico
Un autunno più perturbato e soprattutto più piovoso anche per le regioni meridionali. Sembra essere questa la tendenza generale per la prima parte dall’autunno che potrebbe essere caratterizzato da maggiori scambi meridiani e quindi una maggiore ingerenza del flusso artico verso un Mediterraneo decisamente surriscaldato.
Il passaggio da NINO a NINA
Negli ultimi 2 anni, grazie al passaggio a un regime di NINO, si è aperta una lunga fase fortemente caratterizzata dalle correnti atlantiche che sono state grandi protagoniste sul comparto europeo. La conseguenza l’abbiamo vista con i nostri occhi dove le regioni del nord sono passate da un periodo di siccità a uno di forte anomalia positiva in termini di precipitazioni.
In un fase atlantica, infatti, il flusso occidentale si mantiene piuttosto basso, pilotando correnti umide e perturbate verso l’Europa occidentale, ma portando anche aria molto più calda nel bacino del Mediterrano e quindi, spesso e volentieri, masse d’aria di orgine subtropicale verso le regioni meridionali con conseguente prolungato sopramedia termico.
La svolta in autunno?
Adesso, però, il NINO ha concluso il suo ciclo e stiamo entrando in una nuova fase di NINA. Il nord atlantico si sta raffreddando velocemente in questo mese e il flusso atlantico zonale pian piano lascerà spazio a una più marcata meridianizzazione del jet-stream polare: nei prossimi mesi, dunque, il flusso artico potrebbe iniziare a interessare a più riprese l’Europa meridionale e il Mediterraneo.
A questo aggiungiamo un fattore non di poco conto: il Mediterrano vive attualmente una forte anomalia termica positiva (da record nelle settimane scorse) e se sommiamo tutta queste potenziale energia a un flusso meridiano più marcato, ecco che si potrebbero creare i presupposti per profonde e ripetute ciclogenesi nel cuore del Mediterraneo nel corso dell’autunno.
Tornano le piogge copiose al centro-sud?
Il risultato sarebbe un autunno marcatamente piovoso nel Mediterraneo e con un moderato rischio di eventi estremi, come le alluvioni lampo. La siccità di questi mesi al Sud per cui non deve ingannare e le amministrazioni devono prepararsi a questi repentini cambiamenti. Hanno avuto un periodo abbastanza lungo per prepararsi all’autunno, una loro impreparazione non potrà essere imputata solo al clima, ma anche alla loro incuria e negligenza nella prevenzione.