La situazione degli invasi è peggiora rispetto allo scorso anno. Scattano le misure d’emergenza di Regione e Aqp

Puglia e Basilicata tornano a fare i conti con la crisi idrica. Dopo qualche mese di “tregua” (ma con livelli sempre piuttosto bassi, la disponibilità d’acqua negli invasi è tornata drammaticamente bassa con le riserve idriche, fondamentali per il comparto potabile e agricolo, si attestano ben al di sotto delle medie stagionali, confermando una situazione di emergenza.
INVASI IN SOFFERENZA
Secondo i dati aggiornati, l’invaso di Monte Cotugno, il più grande del sistema lucano-pugliese, registra un calo di oltre 10 milioni di metri cubi rispetto allo scorso anno, che già si era rivelato critico con la disponibilità idrica che è rimasta ai minimi fino ai primi di Dicembre, prima di migliorare dopo le prime nevicate sull’Appennino. Ancora più marcato il deficit del Pertusillo, con circa 20 milioni di metri cubi in meno rispetto al 2024.
E le piogge degli ultimi mesi? Non sono state abbondanti ed estese e si sono concentrate soprattutto a valle, nelle aree costiere e pianeggianti, e comunque non le zone montane e collinari a monte degli invasi, fondamentali per la raccolta delle acque. Le perdite della rete hanno fatto il resto.
MISURE D’EMERGENZA
Di fronte al persistere del deficit idrico e alle proiezioni poco incoraggianti per i mesi a venire, la Regione Puglia ha dichiarato lo stato di emergenza idrica e ha approvato il Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica 2025-2026 nel comparto potabile, condiviso con Acquedotto Pugliese (AQP). La disponibilità di acqua negli invasi è oggi al di sotto del 50% della media degli ultimi dieci anni e non garantisce la piena copertura del fabbisogno potabile del territorio pugliese nei prossimi mesi.
La gravità del quadro è confermata anche dall’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici (Opui) del Distretto idrografico dell’Appennino meridionale, che ha dichiarato per la Puglia e la Basilicata un livello di severità idrica “elevato”.
A partire da ottobre, Acquedotto Pugliese ha avviato nuove misure di contenimento delle pressioni di rete, volte a compensare la progressiva riduzione delle fonti di approvvigionamento. Dal 20 ottobre 2025, infatti, è in vigore la riduzione notturna della pressione in diversi comuni pugliesi, un provvedimento mirato a limitare sprechi e perdite d’acqua sulla rete.
COSA SERVE? PIOGGE E SOPRATTUTTO NEVE
Per migliorare realmente la situazione servono piogge estese, persistenti e ben distribuite nelle aree a monte degli invasi e quindi prevalentemente lungo l’Appennino meridionale. Ancora meglio sarebbero nevicate abbondanti in quota.


