Reportage
Di 5 Gennaio 2021Gennaio 8th, 2021No Comments

Gennaio 2017, la storica ondata di gelo della Befana: fino a un metro di neve sulle Murge

A gennaio 2017 l'irruzione di aria gelida dalla Russia tenne in scacco tutto il sud con nevicate copiose fino in pianura

Nei primi giorni del 2017 l’Italia, e in particolare il settore del medio-basso Adriatico, fu investito da una poderosa ondata di gelo che causò un brusco calo delle temperature e copiose nevicate, anche fino in pianura.

LA DINAMICA

L’ondata di gelo si verificò a causa dell’irruzione tra Italia e Balcani di una massa d’aria molto fredda di matrice artico-continentale dalla Russia. Le prime nevicate già in bassa collina si verificarono il 4 gennaio, ma la situazione andò rapidamente peggiorando nelle ore successive.

Tra il 5 e il 7 gennaio si verificarono nevicate a ripetizione su quasi l’intero territorio pugliese, dal Gargano fino a Santa Maria di Leuca. L’eccezionalità dell’intera ondata di gelo non fu solo per accumuli e intensità dei fenomeni, ma anche per la varietà di zone interessate: è infatti difficile che tutto il territorio pugliese riesca a vedere la neve in un unico episodio.

La neve cadde praticamente ovunque, su coste e pianure e anche sulle grandi città: imbiancate Bari e Lecce, Foggia e Brindisi, Andria e Barletta fino a Taranto.  Se in alcune zone si registrarono solo leggere imbiancate o con accumuli deboli, in altre i fenomeni assunsero il carattere dell’eccezionalità con nevicate intense e continue. In alcuni casi si verificarono veri e propri temporali nevosi.

Il tutto fu accompagnato da venti pungenti e gelo intenso con temperature diversi gradi sotto lo zero nelle zone interne, dove si registrarono anche giornate di ghiaccio, e vicine allo zero anche sulle coste. Innumerevoli furono i disagi, specie sulle strade letteralmente paralizzate da neve e ghiaccio.

GLI ACCUMULI

Le località più colpite furono quelle murgiane. Santeramo, più di tutte con accumuli fino a 1 metro di neve: qui fu necessario l’intervento dell’esercito per liberare la popolazione. Ma anche Cassano e Altamura furono assediate dalla neve con accumuli ingenti.

Sul versante tarantino furono Laterza e Ginosa a registrare gli accumuli più rilevanti. Nevicate rilevanti, seppur senza accumuli eccezionali, si verificarono anche sul foggiano, specie Gargano e Subappennino.

Tanta neve, come non se ne vedeva da molti anni, cadde anche sul Salento fin sulle spiagge. Furono colpite soprattutto le zona di Porto Cesareo e del basso leccese Adriatico.

Anche nei giorni successivi al clou dell’ondata di maltempo i problemi non finirono. Soprattutto sulle zone più colpite, in primis sulla Murgia, alcune località restarono isolate per giorni con le strade bloccate da mura di neve.