Fino al 9 ottobre la cometa sarà a est all’alba, poi occhi a ovest dopo il tramonto: sarà visibile anche a occhio nudo!
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di una promettente cometa che in questi giorni si sta affacciando nel sistema solare interno e che potrebbe dare spettacolo in cielo intorno alla metà del mese: parliamo di C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS. I giornali e i social sono già invasi da foto fantastiche ritraenti questo corpo celeste… ma come facciamo per osservarlo?
Fino al 9 ottobre caccia all’alba
Attualmente la Tsuchinshan-ATLAS si trova dalle parti dell’orbita di Mercurio (ha raggiunto il perielio il 27 settembre) e, per chi è abituato a osservare il cielo, sa che tutto quello che passa in quelle zone diventa molto difficile da osservare (Mercurio stesso compreso) in quanto troppo vicino al chiarore del Sole.
Al primo ottobre, la cometa dista angolarmente dal Sole appena 20°. Sorge pochissimi minuti prima della nostra stella, pertanto è possibile scorgerla perfettamente a Est, molto bassa sull’orizzonte. La finestra a disposizione per tentare di osservarla è molto stretta, tra le 5:45 e le 6:15 del mattino. Dopo, il chiarore dell’alba diventa troppo intenso per provarci. Anche se attualmente la sua magnitudine è notevole (+1.5; poco più luminosa della Stella Polare), infatti, c’è da considerare che le comete sono oggetti diffusi, non puntiformi. Pertanto questa luminosità è da distribuire per tutta l’estensione angolare dell’oggetto.
Oltre alla sua altezza molto scarsa, c’è anche da considerare il fatto che la sua inclinazione rispetto all’orizzonte è inferiore ai 45°. In pratica significa che tutto il corpo celeste, chioma e coda comprese, sono immerse nel chiarore del crepuscolo mattutino. Questo sta rendendo gli osservatori dell’emisfero boreale molto più svantaggiati di quelli australi, dove al contrario la cometa possiede un’inclinazione più elevata e di conseguenza la lunga coda raggiunge zone più alte e scure della volta celeste.
In Italia, nel migliore dei casi ciò che il vostro occhio nudo potrebbe captare (con non poca difficoltà) sarà quindi un anonimo batuffolo di luce. Con un binocolo si può sperare di provare qualche emozione in più, con la chioma ben visibile e un accenno di coda. Nell’arco di tutta la prima decade di ottobre, inoltre, la distanza angolare tra la Tsuchinshan e il Sole continuerà a diminuire. L’astro chiomato infatti passerà tra la Terra e la nostra stella il 9 del mese. I prossimi giorni saranno pertanto i meno vantaggiosi per provarci.
Dal 10 ottobre occhi a ovest
Ma è dalla seconda decade di ottobre che le cose si faranno interessanti anche per l’Italia. Una volta raggiunta la congiunzione col nostro pianeta, C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS attraverserà il piano dell’eclittica passandoci da sotto verso sopra, favorendo gli osservatori dell’emisfero boreale. Per di più si sposterà verso l’orizzonte ovest, diventando visibile a orari più comodi. Dal 10 in poi inoltre la sua distanza angolare dal Sole progressivamente aumenterà.
I giorni ideali per osservarla saranno quelli compresi tra il 10 e il 15 ottobre. In quel periodo si spera che lo “scattering” generato dalle sue polveri (ne abbiamo parlato approfonditamente nell’articolo precedente) abbassi notevolmente la magnitudine apparente della cometa, facendocela apparire più luminosa di quanto non lo sia in realtà.
Per tutta la seconda decade di ottobre il corpo celeste sarà quindi visibile perfettamente verso ovest, subito dopo il tramonto, ancora basso sull’orizzonte. Potrebbe persino realizzarsi la situazione secondo la quale gli effetti del forward scattering (i quali saranno massimi tra il 9 e il 10) rendano visibile la coda estesa della cometa anche con il suo nucleo già sotto l’orizzonte.
Dalla metà del mese in poi l’astro continuerà ad allontanarsi angolarmente dal Sole, alzandosi sempre più nel cielo serale e tramontando sempre più tardi, ma la sua luminosità calerà vistosamente, raggiungendo una magnitudine prossima a +5 a inizio novembre. Armatevi quindi di tanta pazienza e speranza, puntate i vostri occhi a ovest dal 9 ottobre in poi (a est per i temerari che vogliono provarci in questi giorni) e cercate di allontanarvi quanto più possibile da fonti di inquinamento luminoso. Il cielo potrebbe regalarci spettacolo.