Climatologia
Di 12 Luglio 2019Gennaio 2nd, 2021No Comments

Groenlandia, caldo e fusione dei ghiacci: è davvero record?

Molto spesso si parla del global warming che colpisce duramente l’artico e la fusione dei ghiacci groenlandesi. I giornali però fanno fatica a riportare i dati scientifici, ma giocano molto sui titoli e sull’effetto allarme.

Groenlandia ghiacci
Ghiacci groenlandesi visti dal satellite

PREMESSA i giornali sono sistematicamente attratti dalle notizie sensazionalistiche: più la notizia è sensazionale, più fanno click, più ci guadagnano. Ma chi fa scienza, sa che i dati, qualsiasi essi siano, vanno dati in modo rigoroso e scientifico, se non lo si fa si sta facendo un danno alla società, alla conoscenza, e soprattutto a se stessi. E’ nostro dovere per cui riportare i dati così come sono. C’è chi per questo ci ha tacciato di negazionismo, ma se essere negazionisti significa fare informazione corretta, è per noi un complimento.

Record di caldo in Groenlandia

Nell’estate del 2019 furono pubblicati a mezzo stampa alcuni record di caldo in Groenlandia, con temperature che avevano superato lo 0 termico . Sarebbe in effetti una notizia clamorosa, senza precedenti, tranne se il dato non fosse stato riconosciuto, qualche giorno dopo, errato dallo stesso ente che l’aveva emesso. 

Twitt Istituto Danese
Il twitt dell’istituto danese che “sconfessava” il dato

Traduzione: Venerdì scorso c’è stato un caldo record sulla calotta glaciale? No! I controlli di qualità hanno confermato la nostra ipotesi, che la misurazione fosse troppo elevata. La temperatura massima non è stata superiore agli 0°C gradi, né Giovedì 1 agosto, né Venerdì 2 agosto.

Purtroppo nessuno su social e giornali giorni dopo hanno corretto il dato e la notizia è continuata a girare. Una vere e propria fake news.

Fusione record in Groenlandia?

Di pari passo al “caldo record” i giornali hanno riportato anche dei record di fusione. Ogni estate ci riprovano, ma se ho fatto click la prima, perché non farli per la seconda volta? Di seguito l’articolo sulla famosa fusione dei ghiacci groenlandese e la foto che ha fatto il giro del mondo “dei cani che cammino sull’acqua”

Veniamo ai fantomatici record di Agosto 2019. Osservando il grafico qui sotto, dell’ente ufficiale NSDIC, è vero c’è stato un picco in Agosto (linea blu), ma in altri anni (1995, 2002, 2005 e 2012) ci sono stati altri picchi superiori o intorno a quel livello. Quindi nessun record di fusione. 

Ghiacci Groenladia
Fonte NSDIC: dati fusione ghiacci Groenlandia

Ma siccome questi numeri al lettore non esperto dicono ben poco, cerchiamo di semplificarli:

  • Quante tonnellate di ghiaccio ci sono in Groenlandia? 2,600,000,000,000,000 tonnellate, che corrispondono pressapoco a 1.040 MILIARDI di piscine olimpiche di ghiaccio.
  • Quanto ghiaccio si è fuso nel picco di Agosto? 11,000,000,000 tonnellate, che corrispondono pressapoco a 4,4 MILIONI di piscine olimpiche. 

La situazione dei ghiacci Groenlandesi è quindi preoccupante?

Riportiamo alcune osservazioni fatte dal portale di CM:

  1. La prima osservazione la facciamo andando a vedere il bilancio di massa dei ghiacci groenlandesi nel loro complesso (figura 1 – Fonte: Mouginot et al., 2019), abbiamo che la perdita maggiore si è registrata nel 2012 (-397 +/-57 miliardi di tonnellate), dopodiché il bilancio, anche se in perdita rispetto alla media, è in leggero miglioramento. 
Ghiaccio marino Fig1
Figura 1 – Fonte: Mouginot et al., 2019
  • 2. la seconda osservazione è quella di Mouginot et al., 2019 i quali fanno rilevare che dal 1972 ad oggi il contributo dello scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia all’innalzamento del livello globale degli oceani è pari a 13.7 +/-1.1 mm e che tale contributo potrebbe crescere in futuro per effetto soprattutto dello scioglimento dei ghiacciai delle parte Nord della Groenlandia. 
  • 3. terza e ultima osservazione è la correlazione tra indice AMO e ghiacci groenlandesi: il diagramma in figura 1 indica una strettissima correlazione con l’andamento dell’indice AMO (figura 2) che come noto rappresenta la temperature di superficie dell’Atlantico settentrionale che è passato in fase positiva nel 1994 e per il quale nei prossimi anni (intorno al 2025) è atteso il passaggio in fase negativa, il che implicherebbe un ritorno a un equilibrio, come lascia intuire lo stesso andamento negli anni più recenti della serie in figura 1. La correlazione fra i due dati mostra un R2 di -0.43 che sale a -0.52 se si elimina il 1998, probabile outlyer. Si tratta di una correlazione altamente significativa (R di Pearson = -0.658 che su 47 valori indica un P-Value is < .00001 e una significatività di oltre il 99%).
Mariani AMO Fig2
Figura 2 (Amo cambiato di segno per mostrare la correlazione)

Cos’è l’indice AMO? In questo articolo trovate la spiegazione:

Bibliografia

  1. https://nsidc.org/ (Grafico 1)
  2. https://www.pnas.org/content/116/19/9239 (Bilancio di massa dei ghiacci groenlandesi – Figura 1)
  3. Simulated Atlantic Multidecadal Oscillation during the Holocene (L’importanza dell’indice AMO per quanto riguarda il clima del Nord Emisfero). 
Daniele Chierico

Daniele Chierico

CEO MeteOne esperto di fisica dell'atmosfera e meteorologia d.chierico@meteone.it