Nei primi anni 2000 abbiamo assistito a una pausa del riscaldamento globale. Le motivazione degli scienziati sono state diverse, tra cui l’indice climatico/oceanico conosciuto come PDO. Assisteremo a una nuova pausa con l’entrata dell’indice climatico/oceanico AMO in negativo?
Vi rimandiamo alla breve spiegazione sugli indici oceanici AMO e PDO:
La storia climatica dell’ultimo secolo
- Primo incremento Anni ’40 Il primo incremento della temperatura terrestre si è registrata per la prima volta nel 1940 (+0.11°C), con un massimo di +0.21 nel 1944, con un trend di crescita di +0.1°C a decennio.
- Global Cooling Anni ’50/’70 Battuta di arresto, la temperatura globale è ritornata a scendere dal 1946 (-0.07) con picchi negativi di -0.2°C nel 1956 e 1964. L’ultimo anno chiuso in negativo è stato il 1976 (-0.11°C). Questo periodo ha fatto registrare quindi un trend di decrescita rispetto agli anni ’40.
- Secondo incremento Dal 1977 (+0.17°C) la temperatura sulla terra non ha avuto più picchi negativi, con un trend di crescita costante fino agli anni 2000. Picco di 0.62°C nel 1998.
- Periodo di pausa – Quello che gli inglesi chiamano “slowdown”, cioè un periodo di pausa effettiva del riscaldamento globale, con valori che si sono mantenuti fino al 2013 al di sotto dei 0.7°C. Il trend di crescita è stato praticamente pari a zero in questi 10 anni.
- Incremento degli ultimi 3 anni Dal 2014 il riscaldamento è ritornato a macinare con picchi record in sequenza: +0.73 (nel 2014), +0.87 (2015), +0.99 (2016).
Gli interrogativi degli scienziati e le cause dello “Slowdown”
L’ipotesi è che lo “SlowDown” sia da imputarsi alla fase di PDO negativa nel Pacifico che ha contribuito sensibilmente al raffreddamento di alcune zone del Pianeta, con conseguente stasi del Riscaldamento Globale. Negli ultimi anni la PDO sta tornando in fase positiva, con ripresa del riscaldamento globale a pieni ritmi.
Allo stesso modo gli ultimi anni record sono da imputarsi anche all’accoppiata PDO e ENSO positiva con un NINO a livelli record.
La domanda che ci facciamo: cosa accadrà al clima globale con fasi di NINA più intense con l’accoppiata AMO negativo? L’AMO entrerà in fase negativa nel 2015 e gli effetti potrebbero essere decisivi per un raffreddamento dell’emisfero boreale e per un recupero dei ghiacci artici.