L’inverno entrerà subito nel vivo: prima parte di Dicembre più fredda e localmente nevosa, poi fase meno piovosa dopo metà mese.

L’inverno è ai nastri di partenza (1° Dicembre il via a quello meteorologico) e come sempre le voci su possibili ondate di gelo si rincorrono.
Ogni anno assistiamo alla rincorsa a chi la “spara più grossa”, ma a questa distanza temporale ogni previsione è priva di senso: noi ci limiteremo a delineare una tendenza, attraverso l’uso degli indici teleconnettivi.
PRIMA DECADE DI DICEMBRE: FREDDO E NEVE IN APPENNINO
PRIMO IMPULSO ARTICO L’inverno questa settimana è entrato nel vivo, a causa di una prima intensa ondata artica, dovuta allo sbilanciamento dell’anticiclone delle Azzorre verso la Groenlandia. Temperature in picchiata e nevicate in Appennino fino a media quota.
SECONDO IMPULSO ARTICO Dal prossimo Weekend (3-5 Dicembre) una nuova pulsazione dell’Azzorre verso nord, convoglierà una nuova saccatura artica verso l’Europa centro-orientale con interessamento anche dell’Italia.
Dopo un primo momentaneo rialzo termico assisteremo a un nuovo calo delle temperature con possibilità di nuove nevicate a media quota in Appennino centro-meridionale.

FREDDO INTENSO VERSO L’IMMACOLATA?
La stratosfera come ogni anno a inizio inverno si raffredda, dopo un primo scambio meridiano (con irruzioni artiche a medie-basse latitudini), il vortice polare pian piano si ricompatta. Ritirandosi, lascia spazio alle correnti occidentali (più miti e umide).

Prima di questo ricompattamento però ci potrebbe essere spazio per un ulteriore fase fredda. Con un indice AO di molto negativo assistiamo a irruzione per lo più artico-marittime, fredde in quota, ma meno alle quote medio-basse.
Con il ritiro del lobo polare euro-asiatico, una parte di questo freddo potrebbe rimanere “incastrata” nelle grandi pianure orientali. Per questo solitamente, dopo intense ondate artico-marittime, assistiamo a una recrudescenza del freddo dal continente.
Un’irruzione artica con “componente continentale” è molto più fredda alle medie-basse quote, per questo le nevicate si spingono anche quote più basse. Questa fase potrebbe aprirsi per l’Europa a cavallo dell’Immacolata. Ma questa è una tendenza, ad oggi non è ancora chiaro quali saranno le zone più coinvolte.
SECONDA PARTE DI DICEMBRE: PIU STABILE E SOTTO CORRENTI OCCIDENTALI?

Il ricompattamento del Vortice Polare, esclusi rari sconvolgimenti, spingerà le correnti atlantiche a interessare l’Europa. L’Italia potrebbe essere quindi interessata nella seconda parte di Dicembre da correnti più e umide dall’atlantico, intervallate da fasi anticicloniche.
Anche quest’anno ci aspettiamo un Natale mite e umido? A questa distanza temporale tutto può ancora accadere, per cui stay tuned…