Continua la serie di incendi: tra il 18 e il 21 luglio le fiamme hanno divorato il territorio di San Giovanni Rotondo e Manfredonia

Mentre la Puglia e la Basilicata tentano ancora di fare la conta dei danni dei devastanti incendi che hanno colpito Metaponto e la zona di Orte a Otranto tra il 9 e il 10 luglio, la regione si trova nuovamente a fronteggiare una grave emergenza. Negli ultimi giorni, l’attenzione si è spostata sul Foggiano, dove vasti roghi stanno mettendo a dura prova il territorio, minacciando aree naturali di pregio e centri abitati.
Lago Salso, Manfredonia: un inferno nella riserva naturale
Uno dei fronti più critici si è aperto il 18 luglio nella zona di Lago Salso, a pochi chilometri da Manfredonia. Qui, un vastissimo incendio ha divorato ampie porzioni della riserva naturale, un’area di fondamentale importanza per la biodiversità e l’avifauna. Le fiamme, alimentate dal vento e dalle alte temperature, si sono propagate con estrema rapidità, creando un fronte di fuoco difficile da contenere.
L’operazione di spegnimento è stata particolarmente complessa a causa della natura palustre e della ricchezza di canneti e vegetazione secca, che fungono da combustibile ideale. Decine di squadre dei Vigili del Fuoco, supportate dalla Protezione Civile e dagli instancabili volontari, hanno lavorato incessantemente, con l’ausilio di mezzi aerei come Canadair ed elicotteri. Il fumo denso e acre ha avvolto l’intera area, rendendo l’aria irrespirabile e causando preoccupazione tra i residenti.
San Giovanni Rotondo: minacciate campagne e periferie
Un altro importante focolaio ha interessato le campagne di San Giovanni Rotondo tra il 20 e il 21 luglio L’incendio, divampato in un’area prevalentemente agricola e boschiva, ha minacciato diverse masserie e abitazioni rurali, costringendo, in alcuni casi, all’evacuazione preventiva di alcune famiglie. I roghi sono stati appiccati in più punti e questo, unito al vento, ha ampliato il fronte del fuoco e reso complicate le operazioni di spegnimento. Decine di abitazioni e almeno 50 persone sono state evacuate preventivamente: in cenere almeno mille ettari di vegetazione.
Nelle operazioni di spegnimento sono impegnati i Vigili del Fuoco (con Canadair) i Carabinieri, la Polizia Locale, le associazioni di Protezione Civile Gamma 27, Arif, Vab, Croce Rossa, Misericordiae e Avas San PiO. Le indagini sono in corso per accertare le cause di questo ennesimo rogo, con l’ipotesi della matrice dolosa che, purtroppo, continua a essere ricorrente in molti degli incendi che flagellano la regione in questa estate.

UN’ESTATE DI FUOCO: PUGLIA SOTTO ASSEDIO
Questi nuovi incendi nel Foggiano si sommano al bilancio già pesante delle scorse settimane. Come ricordato, tra il 9 e il 10 luglio, la Puglia e la Basilicata erano già state messe in ginocchio dai roghi di vasta scala che avevano devastato la pineta di Metaponto, costringendo all’evacuazione di migliaia di turisti, e la Baia dell’Orte a Otranto, dove ettari di macchia mediterranea erano stati ridotti in cenere. La concomitanza di alte temperature, assenza di precipitazioni e forte vento crea un mix esplosivo che rende la Puglia una delle regioni più vulnerabili agli incendi boschivi.


