Le condizioni meteo delle ultime settimane di dicembre hanno favorito la formazione di nebbie diffuse e fitte su diverse zone di Puglia e Basilicata

Sole al mattino, poi all’imbrunire la visibilità si abbassa e dopo qualche ora, puntuale, cala la nebbia. Uno scenario che nelle ultime settimane del 2022 si è ripetuto costantemente su Puglia e Basilicata: a sorprendere non è il fenomeno in sé (non raro sulle nostre regioni) quanto la ripetitività e la persistenza.
Negli ultimi giorni del 2022, infatti, foschie e banchi di nebbia si sono formati praticamente ogni giorno, soprattutto lungo il versante adriatico centro-settentrionale e su tutto il settore ionico, inglobando soprattutto la fascia costiera ma insinuandosi anche in alcune vallate interne.
Da Vieste a Barletta, da Manfredonia a Bari, ma anche le città del tavoliere, e poi le località dell’arco ionico lucano, tarantino e salentino: tutte si sono addormentate o risvegliate spesso con visibilità fortemente ridotta e nebbia anche fitta.
LA NEBBIA: PERCHÉ SI FORMA
Perché così tanta nebbia? Il fenomeno è favorito dalle condizioni meteo sul mediterraneo: un vasto e forte promontorio anticiclonico subtropicale da un lato ha pilotato aria piuttosto mite sui nostri mari, dall’altro ha assicurato stabilità, scarsa ventilazione e quindi poco ricambio d’aria nei bassi strati con alti tassi di umidità.
Quella di questi giorni è soprattutto nebbia da avvezione: si forma quando l’aria umida passa per avvezione, movimento orizzontale dei flussi d’aria sopra il terreno freddo e viene così raffreddata. Questo fenomeno è frequente sul mare quando l’aria tropicale incontra ad alte latitudini acqua più fredda.
È comune soprattutto quando c’è molta differenza tra le temperature diurne e notturne (ed è il caso di fine Dicembre con una spiccata inversione termica). Solitamente, ma non sempre, si dissolve non appena il sole del mattino comincia a scaldare l’aria.